Sampdoria, De Luca: "Pronto a rinnovare, voglio andare in A. Mi chiamano il Cigno perché..."
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La bruciatura della partita di Palermo non è passata: "Il rammarico è non aver giocato bene come altre volte. Non siamo riusciti a dare un'impronta. I due gol tra fine primo tempo e inizio ripresa ci hanno tagliato le gambe, ma non siamo riusciti a fare il nostro gioco. Serviva più aggressione, mentalità vincente la voglia di passare il turno contro tutti. Cosa ci è rimasto? Dispiacere, tristezza. Un anno fa la Samp si è salvata all'ultimo, non era facile ripartire in questo modo, è stata durissima, siamo rimasti uniti, abbiamo raggiunto i playoff, resta l'amaro in bocca per non essersela giocata fino in fondo".
De Luca ha spiegato anche il soprannome Cigno: "Lo devo a un mister delle giovanili del Toro, in onore di Van Basten. In tutti i club mi hanno chiamato così ma Depaoli lo ha fatto con più insistenza. Così ho pensato: 'Non ho un'esultanza mia, farò il cigno'. La cosa più bella è vedere i tifosi e tanti bimbi che in strada mi fermano e fanno il gesto del cigno". Sul futuro, De Luca non ha dubbi. Vuole restare? "Sì. Sono molto legato a questa società. Non ho notizie precise sul contratto ma qui sto molto bene. La Samp e i suoi tifosi meritano la Serie A. E io finché sarò blucerchiato darò tutto per riportarla in alto. Pronto a rinnovare? Assolutamente sì".
"Il gol più bello è il destro al volo con la Ternana" prosegue De Luca parlando di reti "Ma il più emozionante è il 2-1 segnato nel finale all'Ascoli. Ho sentito lo stadio venire giù. Da brividi. Cosa ci ha detto Pirlo dopo Palermo? Che era orgoglioso di averci allenato e del bel percorso fatto tra le tante difficoltà. Alla fine ci siamo abbracciati tutti" ha detto a Il Secolo XIX.
I tanti giocatori in prestito avrebbero il desiderio di continuare con Pirlo? "Certo. Con quel che abbiamo vissuto abbiamo gettato le basi sarebbe bello. Arriveranno tanti calciatori, sarà compito nostro aiutarli ad integrarsi. Si può ripartire alla grande. Pedrola? Mi dispiace tantissimo per 'Pedro', è molto sensibile, si è visto dopo l'ultimo infortunio, squadra e tifosi si sono stretti a lui. Vive un periodo duro dopo tre brutti infortuni: gli auguro il meglio, di tornare più forte, di non mollare mai. Dopo la tempesta c'è sempre il sole"