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  • Sampdoria, De Luca: 'L'anno scorso un incubo, pensavo di non farcela. Ora...'

    Sampdoria, De Luca: 'L'anno scorso un incubo, pensavo di non farcela. Ora...'

    La carriera di Manuel De Luca ha dovuto scontrarsi con la sfortuna, nonostante i 25 anni dell'attaccante della Sampdoria. L'anno scorso il giocatore, in rampa di lancio dopo un'ottima stagione a Perugia, si era dovuto fermare per tutta la stagione, e pure questo campionato non era partito nel modo migliore: "Ho avuto un piccolo problema muscolare a inizio campionato e l'anno scorso sono stato fuori tutta la stagione ma gli infortuni sono alle spalle, mi manca solo un po' di continuità, la condizione la prendi giocando, ma va sempre meglio" ha detto a Il Secolo XIX.

    ANNO SCORSO - "Ripensandoci ho i brividi, solo io, la mia famiglia, la mia ragazza e chi mi è stato vicino sappiamo cosa ho passato. Mi sono operato per l'infortunio al menisco, sono emerse tante complicazioni sin dall'inizio del percorso riabilitativo e dopo ho avuto pure un'infezione. Fino a pochi mesi fa si pensava a un intervento di pulizia ma per fortuna tutto è andato bene. Però è stato un anno disastroso personalmente e per l'ambiente Samp. Ma ho avuto tanto tempo per riflettere e ho capito che quanto ho passato deve essere un punto di forza, è stata dura ma tutto quel che verrà sarà più facile".

    "Ero sul trampolino di lancio, venivo da una stagione a Perugia fatta benissimo, sentivo la fiducia di Giampaolo" prosegue De Luca. "Un infortunio al ginocchio capita ma ho perso la Serie A e un anno di carriera. Non mi vergogno a dirlo, ho pensato di non farcela più, avevo toccato il fondo. Ma in estate qualcosa è cambiato dentro di me, mi sono detto che dovevo tirarmene fuori e ce la sto facendo".

    LAVORO MENTALE - "Tanto. Ho dei colloqui con uno psicologo e mi sta aiutando tanto nel mio percorso. L'aspetto mentale non va sottovalutato, è fondamentale, il saper trasformare il negativo in positivo. Leggo tanto, ci stanno aiutando pure gli incontri di squadra col mental coach. Strada giusta? In quest'ultimo periodo anche perché la squadra ha iniziato a vincere. L'avvio non è stato dei migliori e quando c'è più negatività nell'ambiente vedi tutto nero. Ma ora come squadra ne stiamo uscendo e io voglio dare il mio contributo".

    BRESCIA NEL DESTINO - "Sì. Lì ho segnato il mio ultimo gol ufficiale con il Perugia, a marzo 2022. E lì l'estate dopo ho segnato il mio ultimo gol in amichevole con la Samp e Giampaolo mi ha detto che sarei rimasto. Ora si torna lì, ci ho pensato in questi giorni, secondo me non è un caso. Dico solo che mi sento pronto per domenica. Sogno la prima rete in campionato con la Samp, il gol mi manca da morire. Non vedo l'ora di gioire, sarà un urlo liberatorio che aspetto da più di un anno e mezzo. Voglio riprendere il discorso interrotto a Perugia, ho 25 anni, c'è tempo per recuperare: perseveranza e pazienza mi porteranno lontano".

    INFORTUNIO BORINI - "Siamo rimasti sorpresi, dalla sua espressione post-gara pensavamo fosse uno stiramento. Ho vissuto da poco il periodo più brutto della mia vita, posso capirlo, gli siamo vicini, lo aspettiamo presto. Più responsabilità? Tutti noi le abbiamo. Il gruppo è sempre più unito. Ci sono stati tanti infortuni, c'è stata emergenza ma ora sappiamo soffrire tutti insieme, qualcosa è cambiato in noi, nelle ultime gare abbiamo dimostrato chi siamo e vogliamo continuare. Sono convinto che ci aspettano grandi cose, crediamo nella Serie A. Da qui a fine 2023 abbiamo cinque gare per invertire totalmente rotta e poi goderci il ritorno".

    PIRLO - "Essere allenato da un campione del mondo fa effetto. Trasmette la sua esperienza, i suoi valori, la gestione dei dettagli che fa la differenza. Ho esordito con Mihajlovic. Ero nel Torino, gli devo tanto, mi hanno lanciato in un derby. Mihajlovic mi ha lasciato molto dal punto di vista umano: andava sempre dritto al punto, la cosa che apprezzavo di più era la sua sincerità".
     

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