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    Sampdoria, D'Aversa: 'Ferrero mi ha stupito e mi ha promesso che non venderà'

    Sampdoria, D'Aversa: 'Ferrero mi ha stupito e mi ha promesso che non venderà'

    • Lorenzo Montaldo
    Giornata di presentazione per il nuovo allenatore della Sampdoria Roberto D'Aversa. Il neo tecnico blucerchiato, presentato al Ferraris alla presenza del direttore sportivo Carlo Osti e del presidente doriano Massimo Ferrero, ha rilasciato queste dichiarazioni alla stampa:

    "Ringrazio il presidente Ferrero e la Sampdoria per l’opportunità che mi ha concesso. Sono in un club blasonato. Saluto con stima e affetto Ranieri. In passato ho avuto la fortuna di indossare questa maglia, le emozioni che la Gradinata Sud trasmette durante la partita sono ancora forti. Sono stato soltanto sei mesi qui, ma ho sempre desiderato di tornare qui da calciatore o allenatore. Per me è motivo di orgoglio allenare un club tanto prestigioso. Ho visto il presidente tre volte, ci siamo conosciuti sempre meglio anche nell’ambito familiare. Mi ha stupito in maniera positiva. È sempre stato corretto con me dicendomi che stava contattando altri allenatori, poi si è deciso di comune accordo di iniziare insieme".

    Sul mercato? "Ferrero è ambizioso. Poi i programmi li decide la società e devono coincidere con i risultati. A prescindere dalla volontà di vendere o no, a oggi ci sono delle problematiche generali. Ho comunque avuto la garanzia che la rosa non sarà svenduta. Dipenderà tutto da offerte irrinunciabili. Saremo pronti a sostituire i partenti, ma questo non mi spaventa perché la Sampdoria ha sempre dimostrato di lavorare bene».

    Complimenti anche per il predecessore: "Ranieri è un esempio per noi giovani, per come interpreta le gare e per il suo stile. Ha vinto la Premier con il Leicester, poter ripercorrere le orme sarebbe fantastico" riporta Sampnews24.com. Quando uno fa una scelta, valuta tutto. Io ho ragionato sulla possibilità che questo club mi sta dando. Ci alleneremo di mattina, facendo fare ai ragazzi colazione e pranzo insieme. Così saranno liberi nel resto della giornata. Poi la solita rifinitura prima della partita, ma pianificheremo il programma di lavoro in base alle esigenze della squadra. Boskov è stato un intenditore di calcio e maestro della comunicazione. Mi rende orgoglioso essere qui. Mi auguro di essere all’altezza".

    D'Aversa guarda anche allo scouting blucerchiato: "Il lavoro fatto dallo scouting negli ultimi anni è stato importanti. Cito Muriel, Zapata… Ripeto, la Sampdoria è un club prestigioso. La squadra ha fatto 52 punti l’anno scorso, questo testimonia la bravura di staff, allenatore e calciatori. Un mix di giovani ed esperti. Damsgaard è un giocatore di prospettiva, sa dimostrando il suo valore agli Europei. Mi auguro di averlo a disposizione anche per la prossima stagione, è veramente forte. Quagliarella il nostro capitano, penso sarà fondamentale anche nel prossimo campionato. Per caratteristiche, deve avere un riferimento vicino. Averlo lucido lo aiuterà a segnare».

    Per quanto riguarda il modulo e la rosa, D'Aversa non ha dubbi: "Il sistema di gioco è determinato dai calciatori, starà a me mettere i miei ragazzi nelle condizioni di esprimersi al meglio. Tanti giocatori hanno fatto bene: Yoshida, Colley, Augello. Un po’ tutta la squadra. Chi può fare di più è Adrien Silva, ma ci sta che necessiti di un periodo di adattamento. Le qualità della squadra sono importanti, uno dei fattori che mi ha convinto a venire qui. Possiamo fare risultati importanti. Ogni allenatore deve analizzare gli obiettivi, le prospettive e il carattere di ciascun calciatore. Lo spogliatoio è importante, ma ho già avuto calciatori di un certo livello come Bruno Alves e Gervinho a Parma. Voglio che i senatori del gruppo trasmettano il senso di appartenenza per lavorare in maniera dura e nel rispetto delle regole" conclude.  "Qualche ragazzo della Primavera verrà con noi, anche per una questione numerica. Ho visto la semifinale contro l’Atalanta, nei primi venti minuti avremmo potuto passare in vantaggio e l’esito della partita sarebbe stato diverso. Nel complesso la sconfitta è immeritata, è stato un dispiacere".

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