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Sampdoria a rischio penalizzazione: ecco quanti soldi servono entro il 16. E c'è una possibilità catastrofica
COMPOSIZIONE NEGOZIATA - Il board blucerchiato ha avviato le procedure per la composizione negoziata della crisi, processo scelto dalla Samp per mettere al riparo, momentaneamente, dal rischio di fallimento. Non si tratta di una soluzione definitiva: sarebbe, in sostanza, un prendere tempo che però non potrà prescindere dalla ricapitalizzazione o dall'eventuale cessione. I passaggi preliminari sono stati compiuti, ora si attende la nomina di un 'esperto', che affiancherà il CdA. L'indiscrezione che filtra a Genova è quella di un commercialista noto nel capoluogo genovese, Dante Benzi, curatore fallimentare e commissario giudiziale. L'esperto, scelto da una commissione di 'saggi' già riunitasi, potrà decidere se accettare o meno l'incarico ed eventualmente inizierà a vagliare e ad analizzare i conti della Samp, per studiare assieme al CdA un piano per i debiti.
MISURE PROTETTIVE - La Sampdoria, però, ha intrapreso anche un'altra strada volta a proteggere il club, chiedendo al Tribunale di Genova delle 'misure protettive'. In sostanza, se accordate potrebbero evitare al club istanze fallimentari e inchieste penali.
ALTERNATIVA - Lo spettro, ovviamente, è che la composizione negoziata salti o non venga considerata fattibile. In quel caso, si aprirebbe la pagina dell'ambito fallimentare, con tutto ciò che ne consegue: perdita del titolo sportivo e liquidazione totale, anche del parco giocatori. Una soluzione che però potrebbe non piacere ai creditori, dal momento che, in tale circostanza, non riceverebbero alcun compenso dovuto.