Sampdoria, 'casting' di Manfredi a Semplici e Maran. Il retroscena
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Sia Maran che Semplici si sono recati all'incontro, e secondo Il Secolo XIX Manfredi avrebbe svolto un colloquio approfondito, anche con domande di carattere tecnico/tattico sul tipo di difesa, zona o uomo, o sui calci d'angolo. Ciò certifica il fatto che Manfredi vuole controllare il club a tutto tondo. Il primo requisito, però, era la disponibilità ad accettare un contratto soltanto fino al termine di questa stagione. Semplici ha subito accettato uno stipendio molto abbordabile sino a giugno (100.000 euro netti) senza voler inserire opzioni a suo favore, opzioni che non sono state inserite nemmeno per la società. Il rinnovo quindi sarà a discrezione della Samp.
Semplici era fermo da un anno e mezzo, e in questo periodo avrebbe avuto pochissime offerte, nessuna concreta. Ciò ha giocato a suo favore sull'altro candidato forte, Maran. La "testa pulita" era una condizione basilare nella scelta del tecnico, questo aspetto ad esempio ha tagliato fuori dalla corsa alla panchina Rolando Maran, fresco di esonero dal Brescia. Il suo profilo tecnico era credibile, ma si è ritenuto che il filotto recente di sconfitte rimediato in Lombardia potesse condizionare la Samp.
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Poche palanche.