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    Samp, Bellucci: 'Spero in una tregua Ferrero-tifosi. Quagliarella merita il rinnovo'

    Samp, Bellucci: 'Spero in una tregua Ferrero-tifosi. Quagliarella merita il rinnovo'

    Un vecchio cuore blucerchiato come Claudio Bellucci non dimentica la Sampdoria. Il club doriano resterà sempre nei pensieri dell'ex attccante, cresciuto nelle giovanili genovesi prima dell'esordio nella stagione 1993-1994. Ovviamente, appena saputo del contagio da Coronavirus, Bellucci ha contattato un amico, il dottor Baldari: "Ci siamo messaggiati con il dottor Baldari, mi ha detto che sta un po’ meglio. Mi fa veramente piacere, gli ho fatto gli auguri di pronta guarigione e gli mando un grande in bocca al lupo. È una persona speciale che ha vissuto tutti i miei anni alla Samp e lui c’è stato sempre per me. È una figura storica all’interno del club e gli auguro il meglio" ha detto a Sampnews24.com.

    Sulla ripresa del campionato, Bellucci ha idee precise: "Sinceramente, non mi viene neanche in mente di pensare al calcio e al campionato. Mi fa specie chi continua a parlarne, siamo chiusi in casa da giorni, la gente muore, il computer e il telefono per sapere cosa succede li abbiamo tutti. Alcuni fanno finta di niente, credendo che tutto si risolverà col tempo. Devono passare in secondo piano lo sport e i soldi, quando c’è di mezzo la salute delle persone a livello mondiale. È tutto una forzatura. Non lo so, per fare cosa? Per giustificare lo stipendio? Per farli allenare mettendo a rischio loro e le relative famiglie? Gli asintomatici sono portatori sani. Io penso che comunque debba contare tanto il pensiero dei calciatori e degli allenatori. Però non sappiamo i pareri di alcuni presidenti".

    Anche la questione degli stipendi dei calciatori resta marginale, secondo Bellucci: "Ripeto, passa tutto in secondo piano. Compresi gli stipendi di calciatori. Poi il contratto è in essere, non so a cosa si possano attaccare i club. Una cosa ragionevole penso si possa anche fare. Ma se il contratto scade il 30 giugno e il campionato finisce a luglio? Prendiamo i calciatori in scadenza di contratto: uno come Petagna, che ha già firmato per il Napoli, quando deve andare giocare lì? Questi sono problemi. Deve valere la voce dei medici, e basta. Loro sono al di sopra di ogni interesse, a loro sta a cuore esclusivamente la salute delle persone. Facessero decidere loro…".

    L'opinione su Ferrero, invece, secondo Bellucci è anche legata ai risultati: "Sono quasi sei anni che ha rilevato la Sampdoria e dal primo giorno è sempre stato così. Il problema è che fino all’anno scorso i risultati li ha sempre ottenuti, quest’anno invece la squadra non sta andando bene. Diciamo che Genova, e soprattutto i tifosi della Samp, non vedono di buon occhio Ferrero per le esternazioni che fa, ma ora quel che conta è salvarsi. Questa è la priorità, che la Sampdoria rimanga in Serie A, il resto non conta. L’altro giorno, con un mio ex compagno di squadra, parlavamo di Lotito, che era duramente contestato fino a poco tempo fa e adesso guardate… È tutto molto legato ai risultati. Secondo me, comunque, in questa situazione i tifosi si sono legati ancora di più alla squadra e all’allenatore: con mister Ranieri si è creato un rapporto straordinario. Spero nell’arrivo dei risultati e in una tregua tra Ferrero e la tifoseria blucerchiata".

    L'ex attaccante ammira molto anche il simbolo di questa Samp, Fabio Quagliarella, la cui permanenza a Genova resta però in bilico dopo le esternazioni post Verona: "La riconoscenza ci dev’essere da entrambe le parti. Si sta meritando tutto sul campo, non solo perché ha 37 anni, ma perché è ancora decisivo. Ha calciato un rigore di un’importanza clamorosa col Verona. La Samp? Quando e se riprenderà, saremo come ad inizio stagione, quindi può succedere di tutto. La Samp, purtroppo, è partita malissimo quest’anno, ma con l’arrivo di Ranieri si è rialzata. E poi l’ultima vittoria col Verona è stata di un’importanza madornale. Ci sono alti e bassi, non devi mollare mai: quando perdi due partite di fila ti crolla il mondo addosso. La Samp sta lottando, logicamente è difficile, magari ti giochi il campionato in una partita. Fa soffrire un po’ tutti quest’anno. Penso che non si vedesse un’annata così dall’ultima retrocessione. In ogni caso, passa tutto dai calciatori, non devono mollare di un centimetro e non lo stanno facendo. Così come i tifosi".

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