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Una Sampdoria a stelle e strisce
Proprio in questi giorni la Sampdoria ha inviato il suo responsabile marketing Caroli a New York: "Marco Caroli ha subito mostrato entusiasmo per le occasioni che gli Stati Uniti possono offrire su mille fronti. Mentre vi sto parlando lui è proprio qui con noi a New York, con un agenda già fitta di appuntamenti per parlare di tanti progetti, tutti affascinanti" racconta Ravano. Il sogno del club sarebbe quello di una trasferta americana della Samp: "Il massimo per noi sarebbe avere la Samp qui in tournée" conferma ancora l'Ambasciatore blucerchiato. "Ora è la fase della semina, l'evento potrà verificarsi se questa semina verrà fatta con tutti i crismi".
Le possibilità per le Ambasciate blucerchiate sono potenzialmente illimitate. Si va dalla tournée oltreoceano alla possibile sinergia con un vivaio locale, sino alla ricerca di sponsor desiderosi di investire nel marchio Sampdoria. Anche perché il brand blucerchiato negli U.S.A. va forte: "Altroché. E noi genovesi e sampdoriani che lavoriamo qui da anni lo facciamo crescere ogni giorno" spiega ancora Ravano. "E' ovvio, per gli americani la Samp è ancora lo scudetto anni 90 e la finale di Wembley, però pur essendo passati tanti anni restiamo ancora un club simbolo di eleganza, passione e simpatia. Dovreste vedere i commenti che registriamo quando ci ritroviamo per vedere le partite: anche molti tifosi stranieri sono un po' sampdoriani, non chiedetemi da cosa dipende questa grande simpatia". Le prime tre ambasciate sono già state presentate: c'è quella di New York, quella di Hong Kong rappresentata dal consulente del gruppo Deloitte Francesco Vitali e una persino in Medio Oriente, sotto l'influenza del giornalista de La Repubblica Marco Ansaldo. Ma presto, aggiunge il quotidiano, dovrebbero estendersi anche in Brasile, Russia e Giappone. Con l'obiettivo di rendere ancora più riconoscibile la 'maglia più bella del mondo'.