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  • Sampdoria, ag. Ferrari: 'Me lo hanno già chiesto 25 squadre, ecco come andrà'

    Sampdoria, ag. Ferrari: 'Me lo hanno già chiesto 25 squadre, ecco come andrà'

    • Lorenzo Montaldo
    Gian Marco Ferrari ha avuto qualche difficoltà all'inizio della sua avventura con la Sampdoria. Il difensore centrale, arrivato in estate dal Sassuolo dopo un lungo corteggiamento, è rimasto in panchina nelle prime uscite dei blucerchiati, alternandosi al centro della difesa con Regini. Da Sampdoria-Crotone però Giampaolo lo ha messo in campo definitivamente. E da lì non è più uscito. "Me l’aspettavo? Sinceramente sì, perché è un giocatore fortissimo. Già dai tempi del Gubbio (2013, ndr) lo seguo, ed è un ragazzo che, oltre alle innegabili doti tecniche, ha tante qualità umane" ha raccontato il suo agente Giovanni Bia a Sampnews24.com. "Al giorno d’oggi, e dopo 15 anni che faccio questo mestiere lo posso dire con certezza, per un giocatore la vera differenza la fa la testa. Già 4 anni fa mi diceva 'Io giocherò in Serie A e in Nazionale', ma non lo diceva così, tanto per dire: ne era convinto, glielo si leggeva negli occhi".

    Ferrari è arrivato alla Samp in prestito con diritto di riscatto a favore dei blucerchiati e di controriscatto a vantaggio del Sassuolo. Una situazione ingarbugliata, che secondo Bia evolverà in questo modo: "Dobbiamo capire le intenzioni di Sampdoria e Sassuolo, abbiamo fissato un incontro dopo Pasqua. Secondo me Ferrari vale le cifre che ci sono sul tavolo, poi vedremo le intenzioni. Secondo me la Samp tenterà di negoziare, proverà a far scendere il prezzo del riscatto fino a 9-10 milioni ed evitare il contro-riscatto. Ci sono già stati tanti interessamenti, ho ricevuto chiamate da 25-30 squadre europee che mi hanno chiesto informazioni: ad ogni partita ci sono 4-5 osservatori per lui. Credo che la Samp lo riscatterà. Anche se lo dovesse pagare 13 milioni, poi lo potrà rivendere l’anno prossimo a 25, credetemi".

    Nonostante il momento positivo, coronato dalla partenza per la Nazionale, Ferrari non può essere felice a causa delle difficoltà che sta vivendo al Samp: "Gli ho parlato poco dopo la partita contro l’Inter, perché volevo tirarlo su di morale e gli ho ricordato che dopo tre ore sarebbe andato in Nazionale. Lui mi ha risposto 'Mi girano ugualmente i coglioni, abbiamo preso 9 gol in due partite: io faccio carriera attraverso la Sampdoria e arrivo in Nazionale grazie alla Samp, se faccio male qua non mi cambia niente fare 5 minuti, mezz’ora o un tempo in Nazionale' conclude il procuratore. "Ero lì con sua mamma e suo papà, cercavamo di farlo sorridere, ma non c’è stato verso. Era troppo incazzato. E’ un ragazzo come si deve, ha la testa sul collo".

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