Sampdoria, Montella: 'Calmi, ci salviamo col bel gioco'
"Non avevo mai subito così tante sconfitte, questo è sicuro. Ho un'esperienza in più nel mio bagaglio di allenatore" racconta Montella a La Gazzetta dello Sport. "Penso che i fatti insegnino più delle parole. Le cose le devi vivere, emotivamente, per far si che ti lascino qualcosa. Nulla viene per caso. Probabilmente questa squadra, me compreso, ha bisogno di trovarsi con l'acqua alla gola per esprimersi al meglio. Quando superiamo degl ostacoli subentra, a livello inconscio, un rilassamento che porta agli errori".
Montella, però, non si pente delle scelte fatte: "E' ovvio che a posteriori, visti certi risultati e come sono venuti, avrei fatto cose diverse. Ci sono gli errori, non i rimpianti, perchè ogni decisione viene ponderata e condivisa con il mio staff. Non credo nei moduli, semmai nelle strategie. E quelle possono cambiare. Credo, invece, moltissimo nella filosofia: è fondamentale averne una, la si sceglie e la si porta avanti con convinzione, altrimenti si genera confusione. Il Chievo ci ha battuti con una filosofia completamente diversa dalla nostra".
La filosofia di Montella va controcorrente a quella più diffusa, che accentua il ruolo dell' intensità: "Qualcuno racconta favole. Cos'è l'intensità? Come si misura? Chi ha detto che per avere più intensità occorra correre di più o più veloce? Tutto è relativo. Noi monitoriamo i dati di tutte le partite, e in questi anni ho notato che per giocare bene devi correre meno dell'avversario. Secondo me all'estero vanno più forte perchè si allenano meglio. Non rischiano l'overtraining, fanno più partite e meno allenamenti, sfruttando un impegno nervoso minore del nostro. Gli altri, insomma, vanno più forte perchè si allenano in maniera diversa, non perchè giocano in maniera diversa".
"Momento difficile? Ho due occhi, con uno guardo avanti, con l'altro dietro" continua Montella riguardo alla difficile posizione di classifica della Samp. "Sappiamo che dobbiamo lottare, che dobbiamo migliorare e che abbiamo bisogno di punti, ma devono arrivare attraverso una filosofia di gioco. Spiegatemi l'equazione: per fare punti salvezza non bisogna giocare bene. Io non sposo questa idea perchè non la capisco. Il mio futuro? La sconfitta con il Chievo ha riportato tutti con i piedi per terra -conclude l'Aeroplanino-. Ogni energia è concentrata solo sul presente. La Nazionale? Ho letto che Tavecchio avrebbe bisogno di un federale, uno esperto. Credo sia quello il profilo giusto".