Salvini: 'Sentenza? La Uefa si accanisce sulle italiane. Al Milan non serve Ibra'
Presente alla festa all'Arena Civica di Milano per i 50 anni della Curva Sud, zoccolo duro del tifo rossonero, il vice-premier Matteo Salvini ha parlato della sentenza Uefa sul Milan in tema Fair Play Finanziario: "Ho già i miei problemi con l'Europa... Eccessiva? Assolutamente sì. Sempre e comunque forza Milan. La Curva ha avuto qualche problema con la giustizia? Io sono per il tifo corretto, colorato e colorito. Episodi di violenza non mi appartengono e non appartengono a nessuno sportivo. Ognuno indaghi ed è giusto, vado a San Siro da quando ho 5 anni, ne ho 45 e non smetterò nonostante i risultati. Non c'è granché da festeggiare. Ho cominciato a seguire il Milan che era in serie B quindi siamo già messi meglio. Ho vinto tutto quello che potevo, spero che mio figlio abbia la metà delle soddisfazioni di quelle che ho avuto io. Ringrazio i tifosi perché sono una delle realtà più belle del calcio europeo. Con Gattuso no problem: lui fa l'allenatore io il ministro. No, non mi piace questo calcio servo delle multinazionali delle tv".
Salvini aggiunge: "I tifosi del Milan come dell’Inter sono una parte di Milano. Sentenza UEFA? Due pesi e due misure, non ci vogliono tanto bene. Non faccio l'avvocato, mi sembra evidente che qualcuno abbia speso centinaia di milioni, sul Milan e sulle squadre italiane c'è un accanimento particolare, però il calcio è il calcio. Il problema di questo Milan? Ho iniziato a seguirlo da quando era in B, non c’è nessun problema: torneremo grandi. Ibrahimovic? Non penso che il Milan abbia bisogno di un singolo, credo abbia bisogno di un piano, un singolo non fa mai la differenza. Come sta giocando Higuaín? Si può migliorare…”.