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Salernitanamania: Roma troppo forte, dopo la sosta deve cominciare il vero campionato
Non era certamente contro la Roma la partita da vincere. La Salernitana ha fatto quello che doveva e poteva, tenendo botta per un tempo. I rimpianti devono essere per la partita di Bologna, dove strappare un punto era alla portata. Ora c’è la sosta, dopo la quale comincerà il vero campionato con la trasferta di Torino.
Un primo tempo abbottonato per la Salernitana che dispone un 5-4-1 per bloccare gli spazi alla Roma e ci riesce. I giallorossi, che provano spesso a sfondare a destra, non creano grossi pericoli. Bonazzoli lotta senza paura con Mancini e Ibanez e guadagna qualche preziosa punizione, Mamadou Coulibaly mette paura a Rui Patricio dalla distanza. Dopo lo 0-0 della prima frazione però la partita si stappa e la Roma sale in cattedra. Il gol dell’1-0 nasce da un disimpegno errato di Mamadou Coulibaly, Belec non è impeccabile sul sinistro vincente di Pellegrini che Di Tacchio perde nell’inserimento. Il tasso tecnico superiore dei giallorossi è evidente. Mkhitaryan si inventa un grande assist per il raddoppio di Veretout, ma Aya non è impeccabile facendosi passare la palla tra le gambe. Carles Pérez viaggia a ritmi altissimi e lo dimostra sul 3-0, quando sfugge a Di Tacchio e assiste Abraham. Il gioiello di Pellegrini per il poker nasce, anch’esso, su un errore in disimpegno stavolta di Ruggeri. La differenza è stata proprio nei singoli, la Salernitana si è presentata con alcuni elementi inadeguati. Castori ha dovuto regalare l’esordio ad Aya visto l’infortunio a poche ore dal match di Bogdan, ritrovandosi senza difensori in panchina. I ritmi della massima serie sembrano non essere adatti alle caratteristiche di Di Tacchio, Lassana Coulibaly è ancora in netto ritardo di condizione, come Simy, Kechrida deve adattarsi al calcio italiano, Ruggeri è troppo acerbo per le grandi partite. La sosta arriverà in aiuto a Castori che potrà migliorare la condizione fisica di quei calciatori in ritardo per poi rituffarsi nel campionato contro il Torino fuori casa. Un altro aiuto, ancora più importante, dovrà arrivare dal mercato. Fabiani proverà a regalare al tecnico tre calciatori almeno, uno per reparto, e a cedere gli ultimi esuberi. I nomi in entrata sono quelli di Gagliolo, Vicari, Federico Viviani, Bisoli, Cassata, Galdames e Supryaga. Nota a margine. La piazza sembra essere già molto preoccupata, con un pessimismo forse esagerato. Esagerato perché a zero punti, come la Salernitana, ci sono squadre come Torino, Verona e Genoa che vantano un’esperienza diversa in Serie A e calciatori certamente più abituati a calcare determinati palcoscenici. Dopo due giornate quindi il pessimismo andrebbe messo da parte.
Un primo tempo abbottonato per la Salernitana che dispone un 5-4-1 per bloccare gli spazi alla Roma e ci riesce. I giallorossi, che provano spesso a sfondare a destra, non creano grossi pericoli. Bonazzoli lotta senza paura con Mancini e Ibanez e guadagna qualche preziosa punizione, Mamadou Coulibaly mette paura a Rui Patricio dalla distanza. Dopo lo 0-0 della prima frazione però la partita si stappa e la Roma sale in cattedra. Il gol dell’1-0 nasce da un disimpegno errato di Mamadou Coulibaly, Belec non è impeccabile sul sinistro vincente di Pellegrini che Di Tacchio perde nell’inserimento. Il tasso tecnico superiore dei giallorossi è evidente. Mkhitaryan si inventa un grande assist per il raddoppio di Veretout, ma Aya non è impeccabile facendosi passare la palla tra le gambe. Carles Pérez viaggia a ritmi altissimi e lo dimostra sul 3-0, quando sfugge a Di Tacchio e assiste Abraham. Il gioiello di Pellegrini per il poker nasce, anch’esso, su un errore in disimpegno stavolta di Ruggeri. La differenza è stata proprio nei singoli, la Salernitana si è presentata con alcuni elementi inadeguati. Castori ha dovuto regalare l’esordio ad Aya visto l’infortunio a poche ore dal match di Bogdan, ritrovandosi senza difensori in panchina. I ritmi della massima serie sembrano non essere adatti alle caratteristiche di Di Tacchio, Lassana Coulibaly è ancora in netto ritardo di condizione, come Simy, Kechrida deve adattarsi al calcio italiano, Ruggeri è troppo acerbo per le grandi partite. La sosta arriverà in aiuto a Castori che potrà migliorare la condizione fisica di quei calciatori in ritardo per poi rituffarsi nel campionato contro il Torino fuori casa. Un altro aiuto, ancora più importante, dovrà arrivare dal mercato. Fabiani proverà a regalare al tecnico tre calciatori almeno, uno per reparto, e a cedere gli ultimi esuberi. I nomi in entrata sono quelli di Gagliolo, Vicari, Federico Viviani, Bisoli, Cassata, Galdames e Supryaga. Nota a margine. La piazza sembra essere già molto preoccupata, con un pessimismo forse esagerato. Esagerato perché a zero punti, come la Salernitana, ci sono squadre come Torino, Verona e Genoa che vantano un’esperienza diversa in Serie A e calciatori certamente più abituati a calcare determinati palcoscenici. Dopo due giornate quindi il pessimismo andrebbe messo da parte.