Calciomercato.com

  • Getty Images
    Salernitanamania: Ribéry l'unica ancora di salvezza

    Salernitanamania: Ribéry l'unica ancora di salvezza

    • Oreste Tretola
    Non guarisce la Salernitana, anzi. La condizione dei granata peggiora sempre di più, con il secondo ko di fila, per giunta contro una diretta concorrente. L’Empoli passeggia, soprattutto nel primo tempo, all’Arechi e rovina l’esordio del Colantuono bis. Martedì il trainer sarà già al primo crocevia nella trasferta di Venezia.

    Il primo tempo di ieri assomiglia molto al secondo tempo di La Spezia, con l’aggravante dei quattro gol presi. L’approccio è horror, l’Empoli fa quello che vuole in campo e i granata non codificano mai i fraseggi e il ritmo alto. Il centrocampo non fa filtro e la difesa è troppo bassa e statica. A fine primo tempo parte anche la contestazione del pubblico (indirizzata soprattutto al dg Fabiani), la squadra tenta una reazione ad inizio ripresa. I due gol sono più frutto della disperazione nel tentativo di rendere meno amaro il passivo. Colantuono prova a raddrizzarla con i cambi che denotano come questa squadra non possa fare a meno di Bonazzoli e Djuric. Le due punte insieme a Ribéry, Kastanos e Ranieri sono in questo momento quei pochi calciatori che possono alzare il tasso tecnico della squadra e permetterle di esprimere un gioco quantomeno più fluido. Il francese, eletto nuovo capitano dallo spogliatoio, è il leader al quale aggrapparsi. Nel secondo tempo l’ex Bayern si è acceso e la pericolosità offensiva è cresciuta notevolmente. Spesso però, purtroppo, si trova a predicare nel deserto. Le tante assenze hanno poi evidenziato i limiti strutturali di una rosa costruita in maniera raffazzonata, a causa dell’incerta situazione societaria, con alcuni elementi (Aya, Jaroszynski, Di Tacchio e Kechrida) inadatti alla massima serie. Insomma il ribaltone tecnico non ha portato i frutti sperati e il campo ha confermato come le colpe non fossero tutte da attribuire a Fabrizio Castori. Il benservito al tecnico, con un comunicato decisamente fuori luogo, rispecchia la situazione societaria che continua a non dare certezze. Incertezze che si riflettono inevitabilmente sul piano sportivo.

    “Ripartire dal secondo tempo”, è il pensiero di Colantuono che dopodomani avrà un’altra sfida decisiva contro una diretta concorrente, il Venezia. La classifica resta corta con lo Spezia a quota 7 punti. Una sconfitta e una brutta prestazione in Laguna metterebbero già Colantuono sulla graticola, con un Fabrizio Castori pronto a tornare. Proprio come gli successe a Carpi, nella sua unica stagione in Serie A (2015/16).

    Altre Notizie