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    Salernitanamania: la scossa al momento giusto

    Salernitanamania: la scossa al momento giusto

    • Oreste Tretola
    Dopo otto giornate senza vittorie e con una sosta all’orizzonte, in casa Salernitana la scossa era inevitabile. Pippo Inzaghi avrà un po’ di giorni per preparare lo scontro diretto contro il Cagliari alla ripresa.

    L’addio di Sousa è stata la diretta conseguenza delle prestazioni viste in campo. La Salernitana si è mostrata lontana parente di quella vista nella prima parentesi del tecnico lusitano, scarica, senza idee di gioco e non brillante fisicamente. Al netto di un mercato che, tranne per Cabral e Costil, non ha portato elementi già pronti, nelle prime otto partite è mancato l’apporto soprattutto dei protagonisti dello scorso anno. Gli infortuni hanno limitato Coulibaly, Candreva e Dia, deludenti poi tutti gli altri, da Ochoa, Lovato, Pirola, Bradaric, Mazzocchi e Gyomber, fino a Maggiore, Bohinen, Kastanos e Botheim. Per prima cosa Inzaghi dovrà certamente dare una scossa sul piano emotivo e caratteriale, chiedendo un aiuto proprio ai senatori. Con l’allenatore piacentino si azzereranno anche le gerarchie: giocatori come Bronn e Sambia, fuori dal progetto tecnico di Sousa, potranno ritornare utili. Superpippo dovrà poi lavorare sulla fase difensiva e sulla condizione fisica. La Salernitana, con 17 reti subite, ha la peggior difesa del torneo; probabile il passaggio alla difesa a quattro. Il nuovo preparatore atletico, Luca Alimonta, dovrà occuparsi di migliorare la condizione fisica; le squadre di Pippo hanno sempre corso tanto. Inzaghi avrà poi la motivazione di sfruttare la sua chance in Serie A, dopo le due precedenti esperienze con Bologna e Benevento non gli hanno sorriso.

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