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Salernitanamania: i problemi arrivano da lontano
A Monza la Salernitana incassa la terza sconfitta consecutiva, con otto gol subiti nelle ultime tre partite. I granata sono penultimi con tre punti e la panchina di Sousa traballa.
La situazione negativa della Salernitana arriva però da lontano ed ha origine dalla fine dello scorso campionato. Sousa fu rassicurato sugli investimenti, ma i dialoghi tra il tecnico portoghese e il Napoli di De Laurentiis hanno probabilmente insospettivo Iervolino e De Sanctis. Gli innesti di qualità, invocati dal tecnico, non sono mai arrivati. In particolare Sousa ha sempre invocato dei sostituti all’altezza di Vilhena e Piatek. Sono arrivati invece giocatori, per la maggior parte, semisconosciuti, come Legowski, Martegani, Tchaouna, Ikwuemesi e Stewart non subito pronti per un campionato impegnativo come la Serie A. In questo momento inoltre la Salernitana non ha dei punti fermi a cui appigliarsi, visto che i giocatori più esperti e rappresentativi non stanno dando l’apporto sperato. I vari Ochoa, Gyomber, Pirola, Bradaric, Mazzocchi, Bohinen e Kastanos non stanno trascinando gli altri. Pesano anche le condizioni non perfette di altri tre leader come Coulibaly, Candreva e Dia. E poi c’è l’allenatore. In questo momento Sousa non riesce ad essere il timoniere di una nave in tempesta. Non trova soluzioni tattiche alternative e non è più seguito dai calciatori. La squadra non sembra inoltre avere una condizioni fisica accettabile. Il cambio in panchina è inevitabile ma non dovrà essere affrettato. Bisognerà trovare un profilo all’altezza e che sia gradito a presidente e direttore sportivo.
La situazione negativa della Salernitana arriva però da lontano ed ha origine dalla fine dello scorso campionato. Sousa fu rassicurato sugli investimenti, ma i dialoghi tra il tecnico portoghese e il Napoli di De Laurentiis hanno probabilmente insospettivo Iervolino e De Sanctis. Gli innesti di qualità, invocati dal tecnico, non sono mai arrivati. In particolare Sousa ha sempre invocato dei sostituti all’altezza di Vilhena e Piatek. Sono arrivati invece giocatori, per la maggior parte, semisconosciuti, come Legowski, Martegani, Tchaouna, Ikwuemesi e Stewart non subito pronti per un campionato impegnativo come la Serie A. In questo momento inoltre la Salernitana non ha dei punti fermi a cui appigliarsi, visto che i giocatori più esperti e rappresentativi non stanno dando l’apporto sperato. I vari Ochoa, Gyomber, Pirola, Bradaric, Mazzocchi, Bohinen e Kastanos non stanno trascinando gli altri. Pesano anche le condizioni non perfette di altri tre leader come Coulibaly, Candreva e Dia. E poi c’è l’allenatore. In questo momento Sousa non riesce ad essere il timoniere di una nave in tempesta. Non trova soluzioni tattiche alternative e non è più seguito dai calciatori. La squadra non sembra inoltre avere una condizioni fisica accettabile. Il cambio in panchina è inevitabile ma non dovrà essere affrettato. Bisognerà trovare un profilo all’altezza e che sia gradito a presidente e direttore sportivo.