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Sala: 'Vogliamo tenere a San Siro almeno una tra Inter e Milan, ecco cosa proponiamo'
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"Ci sono tanti motivi di buon senso che ci dicono che l'idea di ristrutturare San Siro è l'opzione, anche se poi i conti bisogna farli anche con gli altri. La cosa più importante è che i progettisti confermano che si possono fare i lavori senza chiudere lo stadio e questa è una questione dirimente".
QUALI STRADE? - "Ci sono ovviamente delle questioni da chiarire, ad esempio come fare per attrarre di nuovo i club. Il valore patrimoniale dell'impianto per i milanesi è di circa 100 milioni di euro e se queste sono le premesse, qualora ci fosse un interesse il Comune sarebbe aperto ad alcune soluzioni: realizzare noi i lavori, oppure partecipare ai lavori, ma la terza è la più sensata, ossia cedere in diritto di superficie lo stadio. Quest'ultima è la più interessante: per le squadre è importante patrimonializzare lo stadio, in secondo luogo si potrebbero accelerare i tempi. Le squadre devono essere in condizione di rispondere entro settembre, presumo che dovremmo chiedere al Milan se intende lavorare con l'amministrazione di San Donato o con noi".
PRIORITA', NON OPPOSIZIONE - "Noi volevamo sostituire San Siro con un altro impianto ma, se il vincolo lo impedisce, a questo punto la strada maestra diventa quella della ristrutturazione. Perciò è importante valutare oggi i progetti, nella speranza di sollecitare l'interesse di entrambi i club, o una squadra sola. Da sindaco e da sindaco di città metropolitana non farò niente per oppormi a opzioni di nuovi stadi in comuni che non siano Milano, ciò non toglie che dobbiamo far di tutto perché le squadre rimangano in città".