Sacchi: 'L'Inter pensa già al futuro, applausi a Marotta e Ausilio. E su Inzaghi...'
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"Il futuro non è mai frutto del caso, e quando lo è raramente riserva soddisfazioni. Per costruire il domani servono idee, ragionamenti, discussioni: è, insomma, un processo programmatico, molto simile a quello che fanno gli architetti o gli ingegneri quando devono progettare un edificio". Comincia così l'analisi sull'Inter di Arrigo Sacchi affidata alle colonne de La Gazzetta dello Sport: "E, da quello che si legge e si ascolta, l’Inter si è già portata avanti con i lavori: Taremi, Zielinski, Gudmundsson, forse Hermoso dell’Atletico Madrid sono gli obiettivi, e probabilmente qualcosa di più. In questo caso bisogna applaudire i dirigenti nerazzurri che non sono stati fermi e hanno deciso di imprimere una decisa sterzata: il segreto per continuare a vincere è rinnovarsi proprio nel momento del successo. Mi spiego: quando trionfi, sei ottimista e positivo, hai le energie giuste per pensare al futuro e per programmare. Questa è stata la strategia di Marotta, di Ausilio e dei loro collaboratori: si devono anticipare le mosse degli avversari e, soprattutto, si devono avere le idee chiare riguardo a ciò che si vuole fare nella prossima stagione". INZAGHI - "La prima cosa, logico, è avere alle spalle un club con una proprietà solida che dà fiducia e risorse economiche agli uomini di mercato. Poi si deve scegliere la guida tecnica, e qui mi sembra che la conferma di Simone Inzaghi sia scontata, visto l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni. Dopo queste operazioni, è necessario valutare con attenzione, senza farsi prendere da facili sentimentalismi, il rendimento dei giocatori che sono in organico: bisogna capire chi ha reso al massimo, chi può dare ancora qualcosa di più e chi, invece, non è stato all’altezza della situazione".