Getty Images
Sacchi: 'Il Napoli di Sarri la cosa più importante in Italia in 20 anni'
IL NAPOLI DI SARRI - "È la cosa più importante vista in Italia da vent’anni. Aveva giocatori quasi sconosciuti, un fatturato minimo rispetto alla Juventus che gli ha preso pure l’uomo più forte, ma ha ricordato a tutti che la bellezza è un valore, non solo un sogno. Sarri è riuscito nell’impresa più difficile: allenare il pressing. Perché, vedete, il pressing i torinesi e i milanesi ce l’hanno nel Dna, la gente in città va di fretta, ma a Napoli non è così: dunque, certe imprese anche culturali valgono il doppio. Ma temo che senza Sarri tutto questo finirà, non me ne voglia il caro amico Ancelotti"
CALCIO ITALIANO - "A parte il Napoli, siamo tornati nelle caverne, ancora fermi al 'primo, non prenderle'. Ci affidiamo ai muscoli, ai chili, all’età e alla carriera di calciatori vecchi. In Italia viene considerato giovane chi ha 24 anni, all’estero chi ne ha 17. A volte vado a guardare le partite dei bambini e vedo allenatori che sbraitano e si agitano, ma nessuno che parli di gioco. E se la squadra passa in vantaggio, tutti indietro a difendere. Eppure, i maestri per primi dovrebbero sapere che il rischio è la base di ogni avventura".