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  • Sacchi durissimo: "Il Milan non è una squadra. Troppa confusione, tutto dipende dagli errori fatti in estate"

    Sacchi durissimo: "Il Milan non è una squadra. Troppa confusione, tutto dipende dagli errori fatti in estate"

    • Gabriele Stragapede
    Una nuova sconfitta, l’ennesima della sua stagione. Il Milan conferma il periodo di forte crisi ed esce da San Siro con un cocente ko contro la Lazio (arrivato all’ultimo secondo di gara, grazie al calcio di rigore realizzato da Pedro) che allontana definitivamente ogni velleità di agguantare il 4° posto e di qualificarsi alla prossima edizione della Champions League. Una terza sconfitta consecutiva, nel giro di una settimana, in campionato che è stata analizzata così dall’ex tecnico rossonero Arrigo Sacchi sulle colonne de La Gazzetta dello Sport.

    PARTITA - “Un altro scivolone del Milan, e adesso la rincorsa alla zona Champions diventa quasi impossibile. Finale incredibile, perché la Lazio vince con un calcio di rigore nel periodo di recupero, ma la sostanza è sempre la stessa: quella rossonera non è una squadra, inutile girarci tanto intorno”.

    IMPRESSIONE - “Quello che mi ha sorpreso, osservando il Milan, è che c’è stata troppa confusione, un’esagerata frenesia che ha determinato uno sviluppo della manovra decisamente poco pulito. A volte i rossoneri acceleravano, a volte rallentavano, ma senza che tutto ciò rientrasse in un preciso piano tattico”.

    LEAO - “Leao ha fatto due belle cose, di questo gli va dato merito, ma possono bastare due cose in una partita? Per come vedo io il calcio sono poche”.

    PROBLEMI - “Ora, considerando le condizioni del Milan attuale, mi sembra difficile che possa rientrare nella volata per un posto in zona Champions. Il guaio è che, così giocando, il club perde fascino, scontenta il pubblico, crea polemiche che non fanno bene alla costruzione del futuro. Resto convinto del fatto che tutto dipende dalle decisioni prese in estate, in sede di mercato. Decisioni che ho sempre giudicato sbagliate, perché è stato ingaggiato un allenatore (Fonseca) che non aveva la totale fiducia dei dirigenti e perché sono stati acquistati giocatori che non erano funzionali al suo progetto di gioco. In simili condizioni, è difficile poter fare bene. E Conceiçao ha ereditato una squadra che lui non aveva costruito e alla quale, finora, non è riuscito a dare il proprio stile”.

    Commenti

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    rossonero67t
    rossonero67t

    In estate lo dicevamo tutti anche chi capisce poco di calcio , che questa squadra per come gestit...

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