Sacchi:| 'Bravi Ferrara e il Napoli'
Il coordinatore tecnico delle nazionale azzurre, Arrigo Sacchi ha dichiarato ai microfoni di Radio CRC: "L’Under 21, diretta da Ciro Ferrara, sta raggiungendo dei risultati importanti. Sul piano del gioco credo si possa fare ancora meglio però è una squadra solida e Ferrara è stato bravo a creare un gruppo energico e formato da persone serie. Dobbiamo arrivare a giocare un calcio più armonioso, dobbiamo imparare ad essere più padroni del campo. Il calcio italiano non può essere sempre fatto di sofferenze, e di contropiedi".
"De Laurentiis è stato una grande sorpresa come dirigente del calcio italiano perché è arrivato ed è riuscito a creare una società che dà l’impressione della coerenza, della competenza della serietà. Il Napoli è una società che non è in mano a debiti, da quello che mi risulta. Il bilancio del club partenopeo è ottimo quindi vanno riconosciuti grandi meriti a questa società non e mi auguro che un ulteriore passo avanti sia fatto dalle altre società che spero, possano seguirlo".
"In Italia non abbiamo centri di formazione come hanno Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera, Austria. Noi, investiamo molto meno di quanto investe per esempio la Spagna. Noi, investiamo l’1% o il 2%, mentre in Spagna si investe dal 7% al 10%, sono differenze enormi. Per centri di formazione invece intendo dei centri dove i ragazzi dai 14 ai 18 anni vivano in questo contesto e alternino scuola e calcio tutti i giorni. Dove quindi studiano 4 ore al giorno e lavorano 4 ore al giorno".
"In più, bisognerebbe investire per migliorare i docenti che creeranno i nuovi allenatori e allungare la durata dei corsi. Quando feci il super corso di Coverciano, la durata del percorso era di un anno scolastico. Adesso dura 32 giorni. In Spagna, lo stesso super corso dura quasi due anni. O si pensa che la cultura non conta, oppure che l’allenatore debba essere solo un gestore e non invece quello che attraverso le sue invenzioni e le sue conoscenze e la sua genialità fornisce il copione alla squadra. Queste sono le cose che ci allontanano molto dal resto del mondo".
"L'Italia purtroppo è un Paese perverso non solo nel calcio perché anche in politica assistiamo a queste scene. L’Italia è un Paese perverso perché quando uno pensa di sapere, vive nel futuro e cerca un percorso per sviluppare le sue idee e faccio quindi riferimento ai giovani che sono più recettivi, apprendono con più facilità, sono più generosi, altruisti e sono più freschi fisicamente e intellettualmente. Quando invece una società è formata da persone o allenatori che non sono più così convinti delle proprie potenzialità, allora vanno a prendere giocatori più esperti che sperano possano completare quello che loro non sanno. E questo in genere pesa sempre sul bilancio".
"Un consiglio al Napoli? Credo che si debbano sempre onorare le competizioni cercando di trovare sempre una soluzione anche quando forse non c’è. Credo che cambiare qualche giocatore, talvolta possa aiutare. Sarebbe da ingenuo abbandonare una competizione, ma credo che Mazzarri non lo farà. Vorrei ringraziare intanto De Laurentiis e Mazzarri per il lavoro che stanno svolgendo. In bocca al lupo al Napoli e che sia anche in campionato espressione non solo del buon gioco ma anche del fair play".