Sabatini non rinnova?| 'Roma, è marginale'
All'interno della conferenza stampa di Maqruinho anche il DS della Roma Walter Sabatini ha risposto ad alcune delle domande da parte dei cronisti presenti a Trigoria.
Ho come l’impressione che la Roma in questa stagione viva una sorta di discrasia: fattura 140 milioni, ,40 milioni sul mercato staff e dirigenza di grande profilo, però è una sorta di “anno zero”. Arrivati a questo punto della stagione, questa Roma può ambire alla zona Champions League?
“La Roma deve ambire ad essere un “qualcosa” nel panorama calcistico e ci stiamo riuscendo. Deve proporre temi di gioco, proposta che ci stiamo riuscendo. Abbiamo voluto questa cosa e l’allenatore è stato da noi scelto proprio perché portatore di un’idea alternativa. Questo non vuol dire che non si debbano vincere le partite. Non si deve parlare di un anno di transizione. Un risultato importante lo stiamo ottenendo ossia che giochiamo un calcio “esclusivo” in Italia in questo momento. Siamo vittime di qualche rovescio e dobbiamo saperlo sopportare. Le sconfitte sono dolorose però sono fondamentali per creare una grande squadra, ma siamo molto fiduciosi”
Ci spiega la “soluzione Marquinho” ? Ha in mente di rimanere più anni a Roma? “La soluzione dell’acquisto di Marquinho è stata voluta da noi per cautelarci. Il mio contratto la considero una cosa molto marginale, non ho avuto offerte da parte di nessuno, salvo che dalla mia società. Sono orgogliosamente il direttore sportivo della Roma fino a giugno, non c’è necessità impellente di rinnovare. Voglio firmare il contratto quando sarò convinto di aver lavorato bene perché la Roma bisogna guadagnarsela”
La carta d’identità ha sempre detto che non è importante, ma nelle prossime trattative cercherà di portare giocatori con più esperienza? “Sono convinto che non conti la carta d’identità, conta il valore e la caratura dei giocatori anche se l’esperienza non guasta”
Le è arrivato l’input dalla proprietà”di stilare un budget per costruire una Roma che possa lottare per lo scudetto?
“E’ impegnativa la risposta, mi sembra oggi improbabile poter prevedere uno scudetto. Io auspico la competitività e questo porterebbe ad un risultato molto importante. La proprietà è molto presente anche se è lontana. Abbiamo fatto una riunione con Baldini e Fenucci per vedere come possiamo potenziare la squadra. Ma oggi vogliamo vedere questa squadra. Bisogna avere un’identità di gioco e noi da questo punto di vista siamo soddisfatti. Siamo certi di combattere già quest’anno per ottenere qualcosa di importante. L’anno prossimo con quello che ci ha indicato la proprietà potremo diventare molto più forti”