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    Sabatini: Napoli-Higuain, il ritiro fa bene… anche al mercato della Juve

    Sabatini: Napoli-Higuain, il ritiro fa bene… anche al mercato della Juve

    Tempo indeterminato: non esistono più i contratti così, ma i ritiri sì. Al Napoli l’ha deciso De Laurentiis (e chi sennò?). Sono arrivate due vittorie: 3-0 sulla Fiorentina e poi 4-1 a Wolfsburg. E quindi "viva il ritiro". Si sente e si legge ovunque: il presidente ha fatto bene, tutto merito suo. Titoli e titoloni sulla squadra tornata serena, vincente e azzurra grazie alla clausura. Ma per chi volesse sollevare gli occhi sull’altra metà del calcio, da dieci giorni anche l’Udinese è in ritiro. L’ha ordinato Pozzo (e chi sennò?). Cercate la destinazione – se volete – con Google Maps: la squadra è a Gradisca d’Isonzo, incantevole panorana sui monti, più un Bar Sport e la Chiesa in piazza. Il massimo della tranquillità, eppure domenica scorsa ha perso in casa con il Palermo. Aspettiamo di vedere come andrà a Verona contro il Chievo. Perché il ritiro è utile, forse. Ma da solo non garantisce risultati.


    Non sarebbe stato rottamato addirittura un governo, se fosse bastato un ritiro. Ricordate? Proprio due anni fa, di questi tempi, Enrico Letta portava i suoi ministri in un’Abbazia di Spineto, provincia di Siena, per due giorni quasi in clausura. "Isolarsi, fare gruppo e lavorare meglio": anche la formuletta magica era stata pronunciata con la stessa ritualità del calcio. Poi è arrivato Renzi e…

    In verità il confronto si è increspato una settimana fa, quando a Napoli s’è presentata la Fiorentina (di Renzi) ma è stato Benitez a dire #staisereno a Montella. C’è ritiro e ritiro, insomma. Anche quello volontario che per qualche notte si imponeva il francese Djorkaeff, una quindicina di anni fa all’Inter. La moglie aveva appena partorito una bimba che, i primi mesi da neonata, scambiava la notte con il giorno. Con grande professionalità (e poco spirito paterno), il francese scelse di passare più di una notte alla Pinetina. Complimenti al calciatore, un po’ meno al papà e al marito. Al ricordo regaliamo pure un sorriso, in casa Djorkaeef c’era anche la suocera: ottimo motivo per preferire il ritiro, no?

     

    Spiegazioni e confronti. Racconti e aneddoti. Per completare il mosaico composto da ogni ritiro, manca lo spunto di calciomercato. Ma retroscena e risvolti sono in agguato perché i risultati positivi hanno addolcito la situazione, però rimane l’asprezza delle parole pronunciate da De Laurentiis nella notte (buia) del Napoli eliminato in Coppa Italia. Zero nomi e cognomi, tanti accenni sulle distrazioni. Difficile che stavolta la storia si chiuda con un trionfale e tradizionale "scurdammoce ‘o passato". Baci e abbracci, magari con champagne sbocciato in discoteca tra presidente e giocatori? Nulla è impossibile, ma improbabile sì.


    Qualcosa rimarrà, di questo ritiro. Sicuramente le vittorie e la consapevolezza di una squadra ritrovata, che vale l’Europa League quest’anno e un posto nella prossima Champions. Probabilmente la serenità di un divorzio da Benitez: tanto apprezzato per esperienza e tattica, molto meno per l’abitudine ai week-end lunghi appena possibile.

    E poi ci sarà Higuain, giocatore bello di giorno e di notte. Campione che ama fidanzarsi, non sposarsi con una squadra. Resterà a Napoli? Ad ogni rete segnata verrà applaudito come nuovo Vicerè, al primo gol sbagliato sarà additato come reuccio by night. Tutto può cambiare, ma oggi lo scenario è questo. E lo sanno anche – soprattutto – gli uomini del mercato juventino. Falcao, Cavani, Dybala: in arrivo uno o due, dipenderà da Tevez. Ma è dalla Supercoppa italiana di Dubai, che dalle parti di Torino ci pensano. E ci sperano. Se ci sarà una corsa per arrivare a Higuain, la Juve non si ritirerà.

     

    Sandro Sabatini (giornalista Sky Sport)

    Web: sandrosabatini.com  -  Twitter: @Sabatini  -  Facebook: SandroSabatiniOfficial


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