Sabatini: Inter, niente Europa League. Ma nessuno s'è strappato i capelli
Si diceva così anche di Roberto Mancini all'Inter. Si dice ancora, con l'aggiunta di qualche "se" e alcuni "ma". Il momento perfetto per resettare dubbi e perplessità è proprio oggi, che l'ipotesi Europa League è svanita. Nessuno, all'Inter, s'è strappato i capelli. Nemmeno dal punto di vista economico. Anzi. Per le grandi squadre che hanno in portafoglio il tour estivo, è più conveniente girare il giro del mondo in 8 amichevoli piuttosto che un modesto - ma comunque insidioso - preliminare di Europa League contro una sconosciuta formazione moldava o lituana. Il danno d'immagine è minimo, quello economico non esiste. Anzi, a dirla tutta, grazie alla mancata partecipazione europea l'Inter rinvia il conto per le multe da saldare con "EquiEuropa" per le pecche sul fair-play finanziario.
La sentenza Uefa deve dunque trasformarsi in un doppio stimolo: a chiudere bene il mercato, per aprire bene la nuova stagione. "Chiudere il mercato", ops... "Ma non è ancora iniziato!", già immagino le proteste dei tifosi da tastiera e da bandiera, virtuali e reali. Vero: il mercato nerazzurro deve ancora correre, dopo un paio di false partenze (Yaya Tourè). Però due colpi significativi ci sono, e servono per mettere a posto la difesa: Murillo (Granada, Colombia) e Miranda (Atletico Madrid, Brasile). Chi soffre il caldo e non dorme la notte, li avrà visti in Colombia-Brasile 1-0 di Copa America. Non male, i due. Meglio, nettamente, rispetto alle coppie che hanno ballato nella difesa di Mazzarri&Mancini nell'ultima stagione.
Bisogna anche riflettere sulla difesa della Colombia. Oltre al prossimo interista Murillo, era composta da tre giovanotti che in Italia tutti i tifosi vorrebbero salutare in fretta e furia: Zuniga, Zapata e Armero. Opinione personale: al netto delle impressioni superficiali, Zapata è un buon difensore. Ma non divaghiamo...
Restiamo sull'Inter con un avviso ai naviganti dell'estate di calciomercato: nessuno dica che Thohir non ha speso perchè non sono entrati i proventi dell'Europa League. Non è vero. Semmai, questo sì che è evidente, l'Inter ha bisogno di vendere un pezzo pregiato. Dopo i rumors inglesi su Kovacic al Liverpool, adesso arrivano segnali di fumo dalla Turchia per Handanovic al Fenerbahce, dove opera un direttore sportivo italiano, ex neazzurro ed ex portiere, Giuliano Terraneo. Chissà se proprio lui sarà l'uomo decisivo per sbloccare il mercato dell'Inter, nel giorno in cui ha fatto festa un altro ex nerazzurro ed ex portiere: Walter Zenga.
Sandro Sabatini
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