Graziano Cesari, ex arbitro di Serie A analizza il cartellino rosso rifilato a Ronaldo sulle colonne di Tuttosport: “La Juventus attacca dalla parte sinistra, Brych segue l’azione in diagonale controllando correttamente il suo sviluppo. All’interno dell’area di rigore del Valencia Murillo e Cristiano Ronaldo cerano di prendere la posizione migliore in attesa del pallone. I due si sbracciano ma senza scorrettezze, il colombiano cade a terra simulando un colpo proibito da parte del portoghese. CR7 pretende un comportamento corretto da parte del difensore appoggiandogli la mano sui capelli e lo sollecita a rialzarsi. Forse lo ha spettinato, gli ha tolto il gel rovinandogli l’acconciatura. Non gli ha tirato i capelli, non gli procura dolore, insomma nessuna condotta violenta. Sale in cattedra Fritz, bisognoso di attimi di notorietà in un copione che non prevedeva la sua partecipazione e combina un pasticcio. Brych non può che fidarsi di lui quando il suo collaboratore lo informa della presunta, ma molto presunta (inesistente) infrazione. “E’ da rosso?” chiede Brych, lui risponde “Si”. Non pariamo poi del rigore concesso al Valencia.”