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Ross si informa con Elliott sul Milan: patrimonio da 7,4 miliardi di dollari!
Ross è convinto che gli americani possano arrivare ad amare il calcio quasi al pari di baseball, football americano e basket. Ne è talmente sicuro da avere già investito un centinaio di milioni nell’ICC e la cifra è sufficiente per comprendere la sua “potenza di fuoco”. Peraltro, giusto nelle scorse settimane, sono rimbalzati alcuni rumors in merito ad un’altra sua “pazza” idea. Vale a dire creare una sorta di SuperLega con 24 squadre provenienti dai 5 principali campionati europei che andrebbe a sostituire la Champions League, adottando il modello americano, ovvero senza promozioni né retrocessioni. Sulla carta, il progetto appare difficilmente realizzabile, ma è una conferma della direzione presa dai movimenti di Ross. E, in questo senso, va intesa anche la richiesta di informazioni sul Milan.
L’interlocutore, evidentemente, non può che essere Elliott, visto che il club rossonero costerà meno nel momento in cui, se Yonghong Li non riuscirà a rifinanziare il debito, finirà nelle mani del fondo americano. E la prospettiva, come raccontano le ultime evoluzioni, appare sempre più concreta, tanto che Elliott già da tempo si sta muovendo ad altissimo livello per individuare potenziali compratori. Considerato che le sue fortune nascono da investimenti immobiliari della sua società, la Related Companies, fondata nel 1972, Ross (78 anni il 10 maggio) potrebbe anche essere interessato a costruire uno studio nuovo di zecca per il Milan. Del resto, a Miami possiede già l’Hard Rock Stadium, casa dei suoi Miami Dolphins. Di sicuro è in gradi di coinvolgere vastissime risorse: è stato lui a sviluppare quello che è considerato il più grande progetto immobiliare privato americano nella storia, l'Hudson Yards a New York, per un investimento da 15 miliardi di dollari. Per intendersi, una manifestazione di interesse non significa che Ross sarà il futuro proprietario del Milan. Tanto più che la prima condizione, come già ricordato, è che il club diventi di proprietà di Elliott.
Inoltre, anche altri soggetti hanno sondato il terreno con il fondo americano. Tra questi ci sarebbe Alisher Usmanov, uomo d’affari russo capace di raccogliere un’enorme fortuna (15 miliardi di dollari) grazie a miniere e metalli. E’ il socio di minoranza dell’Arsenal, di cui sta provando vanamente a diventare massimo azionista. Di qui l’idea di puntare su un'altra squadra. L’altro nome circolato è quello di Saeed Al-Falasi, membro di una famiglia nobile del Qatar.