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Barkley, il nuovo Gascoigne che voleva fare il cuoco
CHEF MANCATO - Non solo calcio nella vita di Barkley. Infatti, se la carriera di calciatore professionista non fosse decollata, il ragazzo di Wavertree avrebbe con ogni probabilità intrapreso la strada del cuoco, come più volte ammesso dallo stesso in varie interviste. A 18 anni il debutto con la prima squadra, nella prima giornata di Premier League 2011-2012 persa poi col QPR per 0-1, dove si guadagnò, nonostante la precoce età, la nomina di Man of the Match. Poi una serie di prestiti, dal Leeds allo Sheffield Wednesday, prima del suo ritorno a Liverpool e della definitiva esplosione nel 2013-2014 sotto la guida di Roberto Martinez.
INGHILTERRA O NIGERIA? - Membro dei 23 che Roy Hogdson ha convocato per i Mondiali Brasiliani del 2014, conclusosi rovinosamente per i Tre Leoni con l'eliminazione ai gironi, Barkley si è fatto notare solo per un episodio piuttosto singolare; al primo allenamento della nazionale, ha quasi perso l'autobus diretto verso il centro sportivo, suscitando l'ilarità dei compagni e dei passanti. Un anno dopo, il 21enne è diventato molto utilizzato dal ct Hogdson durante le qualificazioni a Euro 2016, fiducia che il centrocampista ha ricambiato con brillanti prestazioni, condite anche da gol, l'ultimo dei quali, realizzato nell'ultima partita contro la Lituania. Ma nel suo futuro poteva esserci anche la Nigeria; infatti, suo nonno, nigeriano a tutti gli effetti, gli ha indirettamente concesso l'opportunità di scegliere di giocare per la nazionale africana, opzione mai esercitata dal giocatore, che ha optato per rappresentare l'Inghilterra sin dall'Under 16. Per fortuna dei Tre Leoni, mai scelta fu più azzeccata, avendo ora in Barkley un potenziale fuoriclasse capace di prendere in mano l'Inghilterra, assieme agli altri "prodigi" del football made in England, quali Harry Kane, John Stones e Raheem Sterling.
Andrea Triunfo