Rosetti: 'Unico criterio per la Russia è la qualità. Molte nazioni vogliono il VAR ma...'
Il responsabile italiano e responsabile per la FIFA per Russia 2018 del progetto VAR Roberto Rosetti ha parlato a Mediaset Premium: "Cos’è la simulazione di VAR? Il nostro obiettivo è quello di simulare a 360 gradi quello che succede in una control-room, in una sala dove il VAR va a operare. Andiamo a fare una simulazione completa di quello che avviene nella sala con il VAR. E’ una riproduzione fedele di quello che accadrà nel match center di Mosca. Come si portano alla pari degli altri gli arbitri che provengono da Federazioni dove non c’è il VAR? Questo è il quinto seminario che facciamo in preparazione dei Mondiali. C’è stata un’istruzione ma anche una selezione importante per chi andrà in Russia. L’unico criterio per scegliere chi andrà in Russia è la qualità. Solo chi avrà la qualità necessaria andrà ai Mondiali. Ci sono dei VAR con un’esperienza importante, come quelli italiani o tedeschi, oppure quelli che provengono dal Sudamerica, dove hanno inserito questo strumento in Coppa Libertadores. Ormai sono molte le Federazioni che hanno scelto di inserire la VAR. Con la VAR si riesce sempre a capire cosa è successo in campo? Chiaramente il VAR vede e ha a disposizione tutti i video che ha disposizione anche il pubblico a casa. E’ chiaro che a volte ci sono delle immagini che non chiariscono esattamente quello che è accaduto e nel momento in cui non c’è un’evidenza, il VAR non può intervenire. Il VAR deve intervenire solo su errori evidenti, nel caso non ci fosse un’evidenza di errore il VAR non deve intervenire e deve restare le decisione presa sul campo. L’obiettivo è convincere anche le nazioni più scettiche come l’Inghilterra? Credo che noi non dobbiamo convincere nessuno. Deve esserci un percorso di formazione e di educazione del VAR. In Italia questo percorso è durato un anno perché per cominciare c’è bisogno di tempo. Penso che molte nazioni vogliano iniziare a breve ma ritengo anche che bisogna dare a queste nazioni la possibilità di formare i propri operatori. Noi a Coverciano abbiamo questo centro permanente di preparazione per i VAR e questo può essere utile anche per gli arbitri italiani prima delle partite, per allenarsi. Il VAR sta diventando uno strumento importante per l’arbitro ma ci vuole anche una fase di preparazione e allenamento"