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    Ronaldo rivive la crisi del '98: 'Una di quelle che mette paura, qualcosa che non vedi tutti i giorni'

    Ronaldo rivive la crisi del '98: 'Una di quelle che mette paura, qualcosa che non vedi tutti i giorni'

    Ronaldo, il Fenomeno, torna sul Mondiale di Francia '98, quello perso in finale contro i padroni di casa guidati da Zinedine Zidane, che passerà alla storia anche per la crisi che colpì il fuoriclasse brasiliano la notte prima della finale. E l'ex PSV, Barcellona, Inter, Real Madrid e Milan ne parla a Four Four Two: "Ho deciso di prendermi del tempo per riposare dopo il pranzo e l'ultima cosa che ricordo è che stavo andando a letto. Poi ho avuto una crisi ed ero circondato da compagni di squadra, con il dr. Toledo lì. Nessuno voleva dirmi cosa stava succedendo. Ho chiesto loro di andarsene, di lasciarmi solo perché volevo dormire un po'. Poi Leonardo mi ha fatto fare una passeggiata nel giardino dell'hotel e mi ha detto che non mi avrebbero permesso di giocare la finale". 

    "Tutti i test non hanno mostrato nulla di anormale: è come se nulla fosse accaduto. Poco dopo siamo andati allo stadio, con il messaggio di Zagallo che non avrei giocato anche se avevo i risultati dei test positivi. Allo stadio sono andato da Zagallo e gli ho detto: 'Sto bene, non ho niente. Ecco i risultati dei test, va tutto bene. Voglio giocare'. Non ha avuto altra scelta che farmi giocare. Così ho giocato la finale, e probabilmente ho colpito tutta la squadra perché quella cristi è stata una di quelle che fanno paura, non è qualcosa che vedi tutti i giorni. Comunque sia, avevo un impegno col mio paese e non volevo deluderlo. Sentivo di poter giocare. Ero lì per svolgere il mio ruolo". 

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