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    Ronaldo, il futuro alla Juve resta un rebus: l'indizio dello sponsor e l'idea scambio

    Ronaldo, il futuro alla Juve resta un rebus: l'indizio dello sponsor e l'idea scambio

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    Una prestazione senza particolari squilli e qualche fischio da parte del pubblico del Wanda Metropolitano di fede atletista che non ha dimenticato i suoi trascorsi al Real: è trascorsa così l'amichevole di lusso che Cristiano Ronaldo ha disputato col suo Portogallo, contro la Spagna, nell'ultima prova prima dell'inizio dell'Europeo. Una competizione alla quale il fuoriclasse di Madeira tiene particolarmente, per scrivere nuovi record e provare a confermare il titolo del 2016. E magari anche per non dover pensare alla Juventus e ad un futuro sempre più incerto.

    L'INDIZIO - Il contatto con la dirigenza bianconera e con Massimiliano Allegri per fare il punto sulla propria situazione - sotto contratto fino al 2022 - non è ancora avvenuto, ma che l'addio del portoghese possa liberare la Juve di un peso economico non indifferente e dare un nuovo impulso al mercato in entrata è un fatto assodato. E, mentre si rincorrono dall'estero i rumors su un possibile ritorno al Manchester United o un passaggio al Paris Saint-Germain, è dalla stessa Juve che potrebbe essere arrivato un piccolo indizio su ciò che avverrà. Il volto di Ronaldo non appare infatti nella campagna promozionale del partner commerciale Jeep, a differenza dei vari Chiesa, De Ligt e soprattutto Dybala, come se questi ultimi fossero stati eletti come i personaggi destinati a promuovere il brand della Vecchia Signora per la prossima stagione.

    GLI SCENARI - Non è la prima volta che Ronaldo non viene coinvolto in questa attività promozionale - nel 2018, in pieno caso Mayorga, fu escluso per motivi precauzionali - ma in questo preciso momento storico e dopo una stagione nella quale non sono mancati i momenti di insofferenza per un rendimento della squadra ben lontano dai consueti standard, anche questa vicenda può assumere una valenza molto precisa. Difficile che una questione così delicata possa risolversi prima della conclusione dell'Europeo, considerando l'importanza del calciatore e i costi di un'eventuale operazione. CR7 ha un costo residuo di 25 milioni di euro e un ingaggio, proibitivo per la maggior parte dei club europei, di 31; l'idea obbligata della Juventus è di valutare l'opportunità di uno scambio alla pari e in tal senso il Manchester United rappresenta lo sbocco più naturale, essendoci dall'altra parte quel Paul Pogba che per il mondo bianconero continua a rappresentare un pensiero stupendo per rivoluzionare completamente il reparto di centrocampo.

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