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Ronaldinho ancora in carcere, tra sorrisi e accuse: in Brasile si urla allo scandalo e si 'chiama' Bolsonaro FOTO
IN BRASILE - In Brasile c’è chi parla di scandalo, chiedendo l’intervento del presiedente Bolsonaro, sostenuto da Ronaldinho nelle ultime elezioni. “Non intendo esercitare pressioni sul presidente devo occuparmi del processo. Le questioni diplomatiche saranno ora affrontate dal console e dalle autorità brasiliane” le parole del legale dell’ex 10 del Barcellona. Un uomo d’affari brasiliano, Wilmondes Sousa Lira, nel frattempo, ha accusato l’imprenditrice locale Dalia Lopez, la donna che ha dato i passaporti ai due fratelli. L’imprenditrice si difende, spiegando che Ronaldinho ha chiesto passaporti “allo scopo di fare affari nel paese”. Una storia che nono è ancora finita. E che Ronaldinho affronta con il sorriso di sempre.