Chiamatelo casting. Il nuovo Napoli sarà senza Benitez in panchina, destinazione Madrid. E il presidente Aurelio De Laurentiis vuole che sia tutto un altro film: adora scegliere l'allenatore in prima persona, assaporarne idee e progetti, conoscerne curiosità e tattiche. Si era innamorato di Rafa in una cena faccia a faccia; due anni dopo, ha ripreso ad alzare il telefono e fissare incontri per scegliere il volto da locandina di un Napoli da riprogrammare completamente, dall'area tecnica dove Riccardo Bigon andrà via fino alla panchina. E se Benitez si è già promesso al Real, nelle ore del blitz a Madrid di Adriano Galliani per convincere Carlo Ancelotti al ritorno a casa Milan spunta un retroscena che intreccia Carletto e il Napoli. 

Una telefonata da parte di De Laurentiis c'è stata, storia di qualche giorno fa, quando AdL ha saputo del benservito di Florentino Perez all'allenatore della Décima. Chiamata morbida, discreta, quasi amichevole. Con la tentazione di riportare Ancelotti in Italia di fronte a un nuovo progetto, tra investimenti e una base di giocatori in larga parte più che buona. Da parte di Carlo, la stessa risposta che si è sentito dare un dirigente del Liverpool pochi giorni prima: "No, grazie". La sua idea è di fermarsi un anno, aspettando le prossime mosse delle big d'Europa. Il Milan lo sta solleticando in ogni modo, ma quella è un'altra storia. Questione di cuore. Con probabilità bassissime, vicine allo zero, non trattabili però allo stesso modo del Napoli con De Laurentiis che ha capito le ragioni di Ancelotti e la sua scelta pianificata da settimane. 

Di chi sarà il nuovo Napoli, allora? La sfida con la Lazio dirà tanto, se non tutto. Vale non un preliminare di Champions, non una stagione, molto di più: un progetto pluriennale da costruire con un allenatore da giocarsi in novanta minuti. Perché in caso di Europa League, De Laurentiis ha già studiato il piano legato a Sinisa Mihajlovic (sempre nella lista del Milan in caso di no definitivo di Ancelotti), con cui non ha ancora chiuso però un accordo totale proprio perché in attesa del piazzamento definitivo. Ma se dovesse essere Champions League, allora il suo casting entrerebbe nel vivo: Spalletti è tra le primissime scelte (seppur difficile per questioni economiche) c'è stato un contatto con Jurgen Klopp che non è interessato, il nome di Roberto Di Matteo è sempre in corsa ma senza gradimento particolare, Unai Emery invece è decisamente in rialzo nelle quotazioni col problema che anche lui piace al Milan e non solo. Tanti nomi della grande selezione del presidente De Laurentiis. Ancelotti ha detto no, ma la corsa è ancora lunga con Sinisa che aspetta. Ciak, si gira. 

Fabrizio Romano