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    Romano: Milan, da giugno nuovo centrocampo: quattro idee italiane

    Romano: Milan, da giugno nuovo centrocampo: quattro idee italiane

    In medio stat virtus. La lezione dovrebbe essere chiara al Milan dopo un'annata disastrosa, complice anche un centrocampo pensato male: le tre mezz'ali su cui ha insistito Pippo Inzaghi sono state parte fondante del grande fallimento tecnico e tattico rossonero. Insomma, in mezzo al campo serve altro. Più qualità, più corsa, più freschezza, più idee. Per questo il nuovo Milan da costruire in estate con un nuovo allenatore vivrà un cambiamento radicale in mediana. Saluterà l'ormai logoro Essien, tornerà a Londra il deludente van Ginkel, sarà al bivio Sulley Muntari e da metà aprile arriverà una decisione anche su Nigel De Jong, in scadenza di contratto e tutt'altro che sicuro di firmare il rinnovo, saranno i suoi agenti a chiarirlo definitivamente a primavera inoltrata in un faccia a faccia con Adriano Galliani. 

    Che si muoverà per l'estate soprattutto lì, a centrocampo. Per un Milan che avrà una linea guida sicuramente italiana, come voluto dal presidente Silvio Berlusconi; perché il prezzo non sarà eccessivo e le alternative sono diverse, con un fattore importante rappresentato dalla guida tecnica. Si sceglierà con l'allenatore, in poche parole; ma sono già delineati i profili che stanno seguendo gli osservatori rossoneri e con cui i contatti si sono fatti registrare in queste settimane. Un nome su tutti: Daniele Baselli, promesso al Milan dall'Atalanta dallo scorso gennaio e praticamente in pugno. Con la richiesta di uno sconto sulla valutazione visto che Baselli è stato utilizzato poco, ma comunque pronto a diventare rossonero. Per lui, in sostanza, si aspetta solo il via libera di chi allenerà il Milan perché gli accordi con Pierpaolo Marino, Giovanni Sartori e il presidente Percassi sono raggiunti. 

    Non solo. Ci sono anche diverse alternative tra cui pescare, perché lì in mezzo almeno due rinforzi arriveranno: da diverse domeniche è sotto osservazione José Mauri, gioiello classe '96 del Parma che sarà raggiungibile senza particolari problematiche vista la crisi totale degli emiliani. Non manca la concorrenza di diversi club italiani come esteri, ma Mauri - argentino naturalizzato italiano - è un prospetto che piace molto. In questo caso nessuna trattativa ancora, eppure occhi addosso sì. Come sono accesi i radar su Mirko Valdifiori, più esperto centrocampista che sta vivendo una stagione in paradiso all'Empoli: accende e spegne la luce in mediana, lucidità e intelligenza, uno così al Milan servirebbe come il pane. In Toscana non fanno regali, ma non servirebbe svenarsi per prenderlo. Per questo Galliani sta valutando, sebbene ancora non ci sia la convinzione totale al punto da stringere concretamente, siamo appena a marzo. C'è anche chi invece al Milan piace da anni: Andrea Bertolacci è un pallino, lo vuole anche la Fiorentina e il Genoa proverà a trattenerlo ancora. Ma lui vivrà un'estate da protagonista, ormai certezza del nostro campionato che porta in dote anche un buon numero di gol. Un'altra ipotesi che il Milan tiene viva fino a quando sarà l'ora delle scelte, tutte italiane. Con un nuovo allenatore e un po' più di virtus. Quella sì che serve... 

    Fabrizio Romano
     


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