Tango a Torino. Danza el Mono, la scimmia, stesso soprannome di Diego Perotti ma il suo idolo è Di Maria. Segnatevi questo nome: Giovani Lo Celso, l’ultimo gioiellino dal Sudamerica che ha stregato la Juventus. E non solo. Perché c’è grande movimento attorno a questa pepita classe ’96, giovanissimo eppure già da anni nel giro dei migliori prospetti in circolazione. Trequartista, mezzapunta, capacità di svariare in attacco e colpi da talento puro: Lo Celso (foto: GenerazioneDiTalenti) a soli 19 anni ha incantato le big d’Europa grazie alla vetrina nel suo Rosario Central, dove è già un idolo seppur sia solo un ragazzino. Pieno, stracolmo di giocate più che intriganti. 

IL PIANO DELLA JUVE - La Juventus ci ha messo gli occhi… e anche le mani. Perché dopo averlo osservato a lungo con i propri scout, adesso sta concretamente lavorando su questa operazione in una sinergia con il Sassuolo, con cui i rapporti sono sempre buonissimi. L’idea è questa: far comprare Lo Celso al Sassuolo, che è incantato dal Mono. Poi, supervisionarlo e preparare la solita corsia preferenziale per l’acquisto del gioiellino argentino in futuro. Un’operazione interessante per entrambi i club, non fosse che l’affare va comunque considerato non semplice: il Rosario Central ha chiesto 9 milioni di dollari per privarsene, una cifra importante per il Sassuolo così come per eventuali piani futuri della Juventus. 

DA SIMEONE AL CITY - Che il prezzo sia di listino e intoccabile lo testimoniano i tentativi di altre società. Il Manchester City ha sondato Lo Celso qualche settimana fa tramite un fondo d’investimento, ma la proposta al ribasso non ha trovato le porte aperte del Rosario Central. Così come la telefonata dell’Atlético Madrid di Diego Simeone che spesso e volentieri pesca in Argentina, aspettando Kranevitter dal River: al Cholo piace tantissimo Giovani, così come agli uomini dei Colchoneros in Sudamerica. Ma la richiesta è alta. E allora niente si è ancora sbloccato, con la Juve che è entrata in questa corsa e prepara la prima offerta in sinergia col Sassuolo. Con i radar accesi sul Mono, più di un semplice talento. 

Fabrizio Romano