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    Romano: Pogba e la cena da 100 milioni

    Romano: Pogba e la cena da 100 milioni

    Aggiungi un posto a tavola. Qui Manchester, c’è Paul Pogba a cena nella città che lo ha adottato da bambino o quasi. Quando Sir Alex Ferguson lo coccolava, sì, ma non fino al punto da farlo sentire importante: strategia sbagliata per una volta, perfetta quella di Mino Raiola che ha costruito l’operazione con la Juventus, abilissima nel centrare un capolavoro a costo zero. Questo è passato. Il presente sono i rumors attorno a Paul, quella cena inglese col sorriso sulle labbra e una frase che ha riempito i tabloid inglesi: “Perché sei qui?”. “Beh, io amo Manchester”, risposta non scontata. Ma neanche gonfia di mercato come potrebbe sembrare: se parliamo di trattative, almeno per gennaio Pogba resterà a dieta.


    100 MILIONI DI NO – Facile rilanciare offerte, tentativi, contatti. Anche perché il Manchester City ha provato nella scorsa estate a piazzare il grande colpo: 80 milioni di euro offerti alla Juventus, pedine di scambio sul tavolo da Dzeko a Jovetic fino a Nasri. Niente da fare, Paul non si tocca. Anzi. Non gradisce club legati esclusivamente al denaro, alla Juve sta bene e si muoverebbe solo per società ‘storiche’. Il blasone prima del portafoglio; non è un caso se il francese ha chiesto 12 milioni all’anno di ingaggio al City (!), tantissimi. Così come la Juventus ne pretendeva 100 prima di sedersi al tavolo, cosa che non ha fatto. E Paul non si toccherà neanche nel mercato invernale. Una regola ribadita anche al Chelsea e al Barcellona, i due club che più hanno rincorso Pogba insieme al Paris Saint-Germain e al City stesso. Ad oggi, il Manchester United non ha mai tentato di riportare Paul in Premier; lo farà? Chissà, appuntamento al prossimo luglio.

    IL PIANO DELLA JUVE – Non prima, di sicuro. Perché l’Europeo in Francia è visto come un’opportunità pazzesca per Pogba in modo da mettersi in vetrina, il prezzo può salire; ciò non significa che la Juventus voglia venderlo. Ma può essere giustificata nelle sue richieste economiche alte, così come il giocatore nel pretendere un ingaggio da più di 10 milioni a stagione. Torneranno alla carica in molti, dal Barça (che pensa anche a Pjanic in quel ruolo) in giù. Nel piano della Juve non ci sono sconti, pre-accordi, patti o cessioni in anticipo a gennaio. Se il Manchester City vorrà Pogba, saprà di doverlo pagare tanto. Non basta l’amore per una città, più legato allo United che non ai Citizens nella testa di Paul. Che intanto a Torino sta a benissimo, tra poco meno di otto mesi si vedrà. Intanto, la cena resta tale. E il conto è salatissimo per chiunque si avvicini al cioccolatino Pogba. Buon appetito di mercato…

    Fabrizio Romano


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