La visita di Cesare Prandelli a Trigoria suscita suggestioni. Un Europeo alla porte, delle emozioni mondiali lontane ormai sei anni. Francesco Totti e Daniele De Rossi erano al centro della Nazionale di Marcello Lippi: 'Se Francesco starà bene lo prenderò in considearazione', ha sempre detto il ct azzurro, e lo ha ripetuto oggi. La partita e il gol con l'Udinese rinvigoriscono questa speranza, anche a causa dei forfait di Rossi e Cassano. I tifosi della Roma sognano un attacco giallorossoazzurro: perchè se è in dubbio la presenza del loro capitano, le convocazioni di Osvaldo e Borini appaiono scontate.

Una stagione da incorniciare: 20 gol in due e tanto spirito di sacrificio, come piace a Prandelli. Due giocatori emigrati in Spagna e Inghilterra e tornati più forti, in grado di fare la differenza. Giovani e subito titolari. La nuova Roma di Sabatini e Baldini unisce le partole alla concretezza, garantendo un serbatoio continuo alla prima squadra grazie alla crescita di calciatori quali Nego, Ferrante, Nico Lopez, Ricci, Verre, Viviani, Piscitella etc... E dalla Primavera arriva proprio De Rossi. Domenica affronterà Pirlo, amico e compagno di mille avventure azzurre, un Mondiale vinto e tante discussioni riguardo i loro ruoli in campo.

De Rossi e Pirlo sono due registi, ma hanno trovato sempre il modo di non pestarsi i piedi. Prandelli sicuramente valuterà con occhio attento e curioso l'evoluzione di De Rossi difensore, perchè in quel reparto anche la Nazionale ha delle lacune. C'è Barzagli. De Rossi al suo fianco permetterebbe a Chiellini di scalare a sinistra e a Pirlo di avere la completa gestione del centrocampo. In avanti Osvaldo e Borini a farci urlare, magari suggeriti da Totti, il regista d'attacco più forte del mondo.