Da oggi Luis Enrique inizierà a pensare alla Juventus, la prima di un ciclo di cinque partite in tre-quattro giorni, che determinerà le speranze della Roma di arrivare al terzo posto. I bianconeri offrono ricordi agrodolci ai giallorossi. Quel Roma-Juventus giocato un lunedì sera di dicembre rappresentò la prima reazione diella squadra di Luis Enrique in questo campionato, dopo la terribile sconfitta subita contro la Fiorentina. In quell'occasione i giocatori dimostrarono di credere nelle doti del proprio allenatore, dando vita ad una striscia positiva di sette risultati utili, interrotta guarda caso dagli uomini di Conte in Coppa Italia il 24 gennaio. Un 3-0 senza repliche, maturato però con la complicità delle assenze di De Rossi e Osvaldo.

L'altra novità è il possibile utilizzo di Marquinho, quella sera ancora non in rosa. Il brasiliano, che sarà riscatto a giugno dal Fluminense, punta ad una maglia da titolare: già due gol realizzati di testa in campionato, entrambi all'Olimpico; gli manca il centro in trasferta, magari arriverà proprio grazie a quel sinistro potente ma sinora sempre sfortunato. Se De Rossi fosse confermato in difesa, il brasiliano avrebbe il posto assicurato. Proprio nella partita d'andata contro la Juventus, il primo ha debuttato da difensore dal primo minuto. Luis Enrique in quell'occasione si trovava in piena emergenza (mancavano Juan squalificato, Burdisso e Kjaer infortunati) e fu costretto a schierarlo in coppia con Heinze: la partita fini 1-1, Capitan Futuro fu uno dei migliori dei suoi e aprì nel primo tempo le marcature. Nella ripresa ci fu il pareggio di Chiellini. 

Osvaldo avrà il compito di provare a scardinare la miglior difesa della serie A: nel palmares ha già due gol a Torino contro la Juventus con le maglie di Lecce e Fiorentina (quest'ultimo valse proprio la Champions ai viola), ed è stato autore di tre reti nelle ultime tre partite del campionato contro Milan, Novara e Udinese. Lui la regolarità nelle prestazioni l'ha sempre avuta, ora tocca alla Roma...