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Romamania: Rui Patricio diventa Rui Pasticcio, ma è un figlioccio di Mourinho... Come manca Ibanez!
Però il portiere resta un problema e non da oggi. Si sa, essendo uno dei figliocci di Mou, Rui Patricio gode di affetto e comprensione superiore alla media nazionale, ma il fatto che la Roma abbia bisogno di un uomo guantato affidabile, sembra essere il must delle ultime ore. E allora che si fa? Leggo di nomi altisonanti, per carriera e pedigree tecnico, da Lloris a De Gea. Lloris, come ha puntualmente scritto calciomercato.com, è in uscita dal Tottenham ha 36 anni e come last minute a costo zero sarebbe perfetto. De Gea, 32 anni, sarebbe un gran colpo ma il problema è nel costo per l'ingaggio. E in ogni caso c'è da capire quali siano le intenzioni di Mou rispetto al momento di crisi di un giocatore al quale si è affidato fin qui senza riserve. Tra l'altro, è il quadro complessivo a specchiarsi nell'inquietudine generale. Cioè, la tenuta difensiva, rocca inespugnabile del credo mourinhano.
Il punto è che non c'è più Ibanez. So che ora qualcuno spernacchierà ridacchiando e ripensando alle nefandezze dei derby o del match di Bergamo, mostrando però memoria corta rispetto alle decine e decine di recuperi in sgommata del brasiliano. Senza Ibanez, la Roma non ha più un velocista nei recuperi e guarda caso sono state proprio le ripartenze a conficcarsi nel fianco romanista, al netto degli errori del portiere. E inoltre, Smalling non è ancora lo Smalling che di solito fa strabuzzare gli occhi e disperare gli attaccanti avversari. Sono le strane curve del pallone: settimane intere a parlare del centravanti e del problema del gol e alla fine ti ritrovi a traballare là dietro, per gli errori del portiere e della difesa.