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Romamania, Ranieri risveglia Dovbyk: segna quanto Lukaku
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Al momento del suo terzo arrivo sulla panchina della Roma, Ranieri ha trovato la catastrofe. E le prime due partite del ciclo ter di Sir Claudio contribuirono a peggiorare ulteriormente la situazione, vedendo i giallorossi scivolare a 2 punti dalla retrocessione. Da quel momento in poi, qualcosa è inevitabilmente cambiato. E la vittoria contro il Cagliari, che arriva quattro mesi dopo la sosta di novembre, certifica il lavoro pantagruelico svolto dal tecnico di Testaccio.
Data per spacciata da tutti, almeno per traguardi ambiziosi e piazzamenti europei, la Roma ha risalito la china fino a presentarsi al rush finale del campionato in settima posizione, a distanza ravvicinata dalle squadre che la precedono e persino con la possibilità di centrare una clamorosa qualificazione in Champions League.
La strigliata a Dovbyk post Bilbao è servita a svegliare il centravanti, che con il Cagliari sale a quota 10 goal in Serie A al suo esordio nel nostro campionato. Per capirci, gli stessi di Lukaku con un rigore in meno calciato (2 l'ucraino, 3 il belga). Segno evidente che la narrazione e il contesto nel quale si è calati hanno la capacità di restituire percezioni differenti anche in caso di addendi praticamente identici.
Il centravanti ucraino non sarà Dzeko e non si avvicinerà nemmeno in maniera significativa a Rudi Voeller, ma non è un giocatore di livello talmente infimo da potersi far insidiare da Shomurodov, sul quale chi scrive spera che i giudizi espressi da qualcuno dopo il goal all'Athletic di una settimana prima abbiano finalmente trovato posto in fondo al cassetto più recondito della memoria.
Nota negativa lo stop di Dybala, graziato dalla tremenda e sempre valida legge di Murphy: a convocazione ottenuta, arriva lo stop che lo costringe a saltare la nazionale. Le lacrime della Joya lasciano trasparire più questo senso di ineluttabilità di fronte al destino che non un quadro clinico preoccupante.
Al rientro dalla sosta ci sarà il Lecce, poi le famigerate sette partite conclusive di fine campionato. Tanti scontri diretti da bollino rosso, ma anche la possibilità di regalarsi un piazzamento europeo sul quale a metà dicembre non avrebbe creduto nemmeno il più ingenuo dei tifosi romanisti.
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Davvero ingeneroso comunque il commento su shomurodov. Perché non riportare la media gol sui m...