Roma, infortunio per Dybala: problema muscolare. Mani sul volto e lacrime in panchina

Emanuele Tramacere
2 ore fa
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La Roma perde per infortunio Paulo Dybala. L'attaccante argentino si è fermato per un problema muscolare all'inserzione del flessore nel ginocchio sinistro nel secondo tempo della sfida contro il Cagliari e con il risultato di 1-0 in favore dei giallorossi. La Joya era entrata in campo soltanto da 13 minuti con il cambio avvenuto al minuto 64 al posto di Soulé, ma non ce l'ha fatta a proseguire costringendo Ranieri a toglierlo a sua volta dal campo.

COS'È SUCCESSO - Dybala alla vigilia non era al meglio e Ranieri lo stava gestendo già da qualche partita. L'ingresso in campo era stato positivo e in una triangolazione offensiva, dopo una gran giocata di tacco verso El Shaarawy, l'ex-Juventus si è immediatamente fermato, saltellando senza appoggiare la gamba sinistra e toccandosi dolrante dietro al ginocchio.

MANI SUL VOLTO E CAMBIO - Immediato l'intervento dei medici con Dybala che si è steso a terra mettendosi più volte le mani sul volto per il dolore. Lo staff sanitario della Roma ha massaggiato il muscolo e applicato ghiaccio sulla zona dolorante ma, dopo aver aiutato la Joya a rialzarsi hanno chiamato il cambio con Ranieri che ha scelto Pisilli al suo posto.

ESCE ZOPPICANDO E LACRIME IN PANCHINA - Aiutato dai medici Dybala ha lasciato il terreno di gioco zoppicando vistosamente portandosi lentamente in panchina dopo aver provato a forzare la tenuta della gamba. Inquadrato dalle telecamere si è poi seduto in panchina dove, di nuovo mani al volto, è scoppiato in lacrime per l'ennesimo problema della sua carriera.

LA PRIMA DIAGNOSI - Nella giornata di domani, fa sapere la Roma, Dybala si sottoporrà ad esami strumentali per certificare l'entità dell'infortunio. Il problema subito è alla parte distale dei flessori nella parte posteriore del ginocchio sinistro. La speranza dei giallorossi è che l'argentino si sia fermato in tempo, ma la smorfia di dolore e il movimento di torsione fatto con quel colpo di tacco non lasciano ben sperare.