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    Romamania: non lasciamoci illudere dal 7-0 all'Empoli. Ok la Lu-Pa ma se Renato Sanches sembra Nainggolan...

    Romamania: non lasciamoci illudere dal 7-0 all'Empoli. Ok la Lu-Pa ma se Renato Sanches sembra Nainggolan...

    • Paolo Franci
    Tutto troppo. Non che io voglia fare quello che si mette in contromano o, perlomeno, se non in contromano, sullo scranno del troppo severo. Però non dimentico la lezione di un vecchio maestro che mi diceva “Quando nel pallone arriva il troppo, vuol dire che non è realistico”. E il troppo è arrivato nel risultato, nella facilità di ottenerlo, nella fragilità dell'avversario, nel rigore lampo. Dico questo per un solo motivo: illudersi che quel 7-0 all'Empoli sia più o meno definitivo nella ricerca della miglior Roma e nella risoluzione del problemi, sarebbe pericoloso e assai ingenuo.

    Ok, a questo punto penserete che sono un gran rompiballe, se anche quando la Roma stravince c'è da stare lì a cercare la magagna. No, al contrario, basta solo non illudersi e rilassarsi dopo aver battuto una squadra che non segna e non fa punti. Detto questo, è chiaro come ci sia quel 'qualcosa' balzato all'occhio (credo) di ognuno di noi. Un qualcosa che era atteso ma non scontato. E cioè che la Roma con Dybala e Lukaku è una squadra lontana anni luce da quella senza. Un concetto talmente ovvio da perdere i crismi dell'ovvietà, per paradosso.

    E si è anche capito che nel corso della stagione ci sarà una Roma con Renato Sanches e una senza, sperando di vedere solo la prima. Ha ragione chi dice che era dai tempi di Nainggolan che non si vedeva in giallorosso uno capace di strappi verticali come quelli del portoghese. Il che ridefinisce le gerarchie in modo evidente: Paredes, dovesse crescere così come è già sembrato contro l'Empoli, è destinato alla titolarità a maggior ragione con Renato Sanches al fianco. Cristante nel ruolo di interno non è affatto male, sempre tenendo presente che a giocarsela con Sanches e non solo c'è un certo Aouar. E Pellegrini? Vedremo. Quello che abbiamo visto finora non un granchè, lo sappiamo. E poi c'è Bove, calciatore ormai di livello che certo vorrà giocarsi le sue carte. Se in attacco le gerarchie sono nette, a centrocampo ne vedremo delle belle dunque, sperando che siano bellissime per Mou, la Roma, i tifosi.

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