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  • Romamania: che ne sarà di noi?

    Romamania: che ne sarà di noi?

    Una squadra di calcio per essere competitiva necessita di tre componenti fondamentali: testa, gambe e gioco. La Roma non ne possiede nessuna. La prova offerta sabato scorso contro il Napoli è stata vergognosa, un insulto a tutti quei tifosi giunti allo stadio sfidando il freddo e la crisi economica. Le dichiarazioni a fine partita dimostrano lo scoramento di tutto lo spogliatoio. Ranieri, senza alcun pudore, a chi fa notare la maggior brillantezza fisica dell'avversario risponde: 'Chiedete a Mazzarri, sono stati più bravi'. E no, perchè è proprio il mister giallorosso ed il suo staff ad essere in difetto per non aver svolto la preparazione atletica in estate, e quei complimenti gratuiti all'avversario non possono essere accettati da una tifoseria, quella romanista, cosciente che una rosa del genere non può essere definita inferiore a quella partenopea.

    Le parole pre-natalizie di Francesco Totti ('A Trigoria non si ride più') cadono oggi come un macigno, una pesante ma cruda realtà. Il presidente Rosella Sensi pensa alla vendita della società ed ad estinguere il debito di Italpetroli; i dirigenti Pradè, Conti e Montali si fanno la guerra tra loro e si preoccupano della loro posizione futura. Così come Claudio Ranieri: afflitto dai propri pensieri, non ha più un colloquio diretto e schietto con gli inquilini del 'Fulvio Bernardini'. E che dire della squadra? Non hanno un punto di riferimento. Nessuno sa dove sarà a partire da luglio, e - checchè ne dica Perrotta - ciò influisce molto sul rendimento in campo e sulla concentrazione durante gli allenamenti.

    Gli stessi tifosi (non tutti chiaramente), infine, sembrano essere più interessati al futuro, salvo poi andare a contestare a Trigoria e chiedere spiegazioni per una sconfitta... 'presente'. Oltretutto, con la complicità delle emittenti radiotelevisive locali, da qualche anno la città romanista si è divisa in fazioni: in troppi sono diventati supporter delle loro opinioni e non della squadra. Nelle radio è un continuo discutere grottescamente per bipolarismi, etichettando chi la pensa diversamente come uno in malafede. Ci sono i pro e contro Sensi, gli arabi, gli americani, Capitan Futuro e quello presente (ci risiamo): ma qualcuno che pensi ancora alla Roma esiste ancora? 

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