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Romamania: le decisioni arbitrali sono scandalose e Mourinho è un kamikaze. Così 'sfonda' i giocatori, perché?
Impossibile credere che uno come lui, con la sua esperienza e certo dopo aver valutato dove e come avrebbe dovuto lavorare, si sciolga così come un gelato al sole, lasciandosi trasportare da un j'accuse continuo contro tutto e tutti senza uno straccio di vera reazione sul campo. Inoltre: come pensa Mourinho di fare un'intera stagione senza attingere alle riserve e con solo 13-14 giocatori? Difficile rispondere, davvero.
Poi c'è il campo. La Roma è brutta e certo non gioca bene. Anzi. E ieri, dopo 11 partite, Mourinho si è convinto a puntellare il lato debole dello squadra, il centrocampo a due insostenibile per il tipo di giocatori che ha. Solo che a un certo punto ha fatto la mossa sbagliata nel momento giusto (per il Venezia), scombinando gli equilibri con l'ingresso di Carles Perez per Kumbulla. Mossa che ha costretto Cristante ad arretrare sulla linea dei difensori. Da lì, la Roma ha perso distanze e misure consegnandosi al nemico. E non è la prima volta che i cambi in corsa di Mou non convincono affatto. Ricordo, anni fa, che Carlos Bianchi fu (giustamente) linciato quando in casa con la Samp ne prese 4. Quell'amaro 21 settembre 1996 nel tentativo di vincerla, Bianchi mise il tragico Dahlin, centravantone svedese dall'assai scarso rendimento qui da noi, accanto a Balbo e Fonseca. Risultato: la Roma ne prese tre da Montella e Mancini. Finì 4 a 1 e se ne parla ancora, talvolta. Ora, Mou ricorre all'ammucchiata di centravanti quando c'è da recuperare nei finali di partita, ma la mossa sa molto di disperato e assai poco di fine stratega.