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Romamania: l'ha vinta Abraham, non gli esperimenti di Mou. Ma un dettaglio fa ben sperare per il Milan
Considerando che l'avventura premondiale si era chiusa con il triste pari con il Torino, aver preso tre punti è una gran bella cosa. In questi casi, si liquida la prestazione (bruttina un bel po') con il classico “Importante è aver preso i tre punti”. Certo, ma giocando così prenderli ogni volta non sarà semplice, anche perché il problema della scarsa pericolosità in fase offensiva è rimasto tale e quale a quanto visto prima del Mondiale. E questo nonostante gli esperimenti tattici di Mou. Ieri, senza centravanti di ruolo, con Dybala a scegliersi la posizione, Zaniolo in posizione centrale e Pellegrini a fare da incursore tra le linee, s'è visto poco e niente, se non quel guizzo da rigore di Dybala. Però, è un fatto che il ritorno di Paulo non potrà che migliorare la situazione o, nella peggiore delle ipotesi, togliere la Roma dalle sabbie mobili così come accaduto in diverse gare prima dell'infortunio. E adesso, giusto per vedere a che punto è la Roma contro un'avversaria di livello, c'è la sfida con il Milan. Tostissima, chiaro. Dal punto di vista del carattere e della 'tigna' – come si dice a Roma – la squadra non mi è dispiaciuta affatto e questo a Milano sarà un fattore se la squadra ripeterà la performance da questo punto di vista. Troppo ottimista? Vedremo.