Calciomercato.com

  • Getty Images
    Romamania: l'ha vinta Abraham, non gli esperimenti di Mou. Ma un dettaglio fa ben sperare per il Milan

    Romamania: l'ha vinta Abraham, non gli esperimenti di Mou. Ma un dettaglio fa ben sperare per il Milan

    • Paolo Franci
    Stavolta la vittoria l'ha firmata Tammy. Mi concedo una carezza in più per questo ragazzo passato dall'essere eroe, a ricambio d'occasione alla la ripresa del campionato, schiacciato da un fiuto del gol misteriosamente scomparso e non solo per sue responsabilità. Prendete la partita di ieri: rigore, gol, poi il nulla. Nel senso, gran difesa a oltranza contro il temibilissimo (ammetto, sono ironico) Bologna, così come sono state temibili molte delle squadre che passano di qui. Ecco, se Tammy fosse stato titolare e avesse dovuto inseguire il gol del riscatto, come avrebbe potuto farlo con le zero occasioni – o quasi – create dalla Roma? Però l'inglese la vittoria l'ha firmata eccome, perchè se non avesse fatto quel prodigioso salvataggio sulla riga, oggi non parleremmo di aggancio alla Lazio e di Atalanta là dietro. Quindi, diamogli merito e fiducia, perché il modo in cui ha interpretato la sua mezz'ora di gioco dà chiaramente l'idea di un giocatore pronto a riemergere. Poi certo, se c'è Paulo basta un suo guizzo e la freddezza di Pellegrini dal dischetto per chiuderla lì e blindare la vittoria grazie ad una fase difensiva che s'è fatta nuovamente di cemento armato. 

    Considerando che l'avventura premondiale si era chiusa con il triste pari con il Torino, aver preso tre punti è una gran bella cosa. In questi casi, si liquida la prestazione (bruttina un bel po') con il classico “Importante è aver preso i tre punti”. Certo, ma giocando così prenderli ogni volta non sarà semplice, anche perché il problema della scarsa pericolosità in fase offensiva è rimasto tale e quale a quanto visto prima del Mondiale. E questo nonostante gli esperimenti tattici di Mou. Ieri, senza centravanti di ruolo, con Dybala a scegliersi la posizione, Zaniolo in posizione centrale e Pellegrini a fare da incursore tra le linee, s'è visto poco e niente, se non quel guizzo da rigore di Dybala. Però, è un fatto che il ritorno di Paulo non potrà che migliorare la situazione o, nella peggiore delle ipotesi, togliere la Roma dalle sabbie mobili così come accaduto in diverse gare prima dell'infortunio. E adesso, giusto per vedere a che punto è la Roma contro un'avversaria di livello, c'è la sfida con il Milan. Tostissima, chiaro. Dal punto di vista del carattere e della 'tigna' – come si dice a Roma – la squadra non mi è dispiaciuta affatto e questo a Milano sarà un fattore se la squadra ripeterà la performance da questo punto di vista. Troppo ottimista? Vedremo.

    Altre Notizie