Romamania:| Il re non è morto
'The king of Rome is not dead'. Questa è la frase pronunciata dal telecronista inglese dopo il secondo gol di Francesco Totti. Il re di Roma non è morto. Per la maggior parte degli sportivi italiani non è affatto una notizia, ma nella Capitale, soprattutto da sponda laziale, filtrava la favola che Totti nei derby fosse addirittura un valore aggiunto per la Lazio. Ieri il capitano giallorosso è arrivato a quota otto gol nelle stracittadine, ad una sola lunghezza dal duo Delvecchio e Da Costa. Centonovantanove realizzature in serie A, a sei reti da un mito: Roberto Baggio.
Il re di Roma non è morto, perchè negli ultimi mesi di crisi ha reagito alle difficoltà fisiche ed ambientali: come ricordano alcuni compagni ieri a fine partita, Montella ha certamente restituito l'entusiasmo e vigore atletico, ma lo stesso re si è messo in discussione effettuando allenamenti e regime di vita severissimi. La bilancia oggi segna 79,5 Kg, lo stesso peso di quando aveva vent'anni, ovvero di quando saliva e scendeva i 'gradoni' con Zeman. Era il 1997 ed oggi Totti è sempre più intento a riprendersi la propria gioventù e far di tutto per onorare al meglio il proprio contratto fino al 2014, nonostante lo scetticismo di molti.
Il re di Roma ha vinto la sua ennesima scommessa. Nel 2006 dicevano che non avrebbe mai recuperato dal suo infortunio per essere disponibile al Mondiale: c'è riuscito, è stato decisivo, l'ha vinto e l'anno successivo si è laureato 'Scarpa d'Oro' segnando 26 gol in campionato. Lo scorso settembre dicevano che era 'morto, finito' e ieri ha regalato alla Roma i tre punti della speranza. La mentalità di Claudio Ranieri lo rendeva triste, ora con grande tenacia si è ripreso la propria forma e la propria squadra. Alla faccia di tutti i propri detrattori. La verità, infatti, che perdura dal 1993 è una e una soltanto: 'Totti logora chi non ce l'ha'.