'Mi avete pagato pure troppo poco'. Pablo Osvaldo prova a spazzare via le perplessità dell'ambiente sul suo effettivo valore con una battuta. Sicuramente non banale il tipo. Arrogante, spocchioso, ma dotato di un sorriso gentile dipinto sul volto. La grinta in serie A però non basta. Ci vuole lavoro, disciplina ed una buona tecnica. Affermare adesso la bontà del suo acquisto è impossibile, rimane tuttavia intatta la mia personale sottolineatura per quel che concerne l'assoluta schizofrenia del mercato giallorosso. Utilizzando una metafora, si può dire che Sabatini può essere paragonabile a colui che si reca all'alimentari, acquista dolciumi vari, frutta, mango, ananas ed una volta rientrato a casa si accorge che manca il pane. Ovvero la priorità, in questo caso i centrocampisti.

Perchè per permettere ad Osvaldo di mantenere la sua media da mezzo gol a partita registrata in Spagna, occorre ad esempio la presenza di mediani in grado di suggerirgli palloni giocabili. Sabatini ha quarantotto ore di tempo per costruire la Roma della prossima stagione. Perchè quella vista all'Olimpico in cui venivano proposti come ricambi Rosi, Verre ed Okaka non è piaciuta ai tifosi, e quel che è più grave è stata eliminata dall'Europa League. Dallo Slovan Bratislava. A proposito, le parole di DiBenedetto su quanto accaduto giovedì scorso non mi sono piaciute affatto, perchè sarebbe stato doveroso responsabilizzare ed alimentare la sete di vittoria della guida tecnica e di chi scende in campo e non, al contrario, fornire parole di consolazione a mezzo stampa.

Inoltre l'atteggiamento di sfida da parte di Luis Enrique verso Totti (ma non solo: nella lista vanno inseriti anche i veterani Brighi, Taddei...) è controproducente e non ammissibile. Si attende in riferimento l'intervento risolutivo di Franco Baldini, ma è a Londra e dopo l'intervista rilasciata a 'La Repubblica' tiene a precisare che sarà operativo soltanto da ottobre e non desidera entrare nel merito. Stranezze, oppure è una strategia? In compenso, alcune fonti lasciano trapelare di come si stia dando da fare per risolvere la grana De Rossi. Pur ereditata, la questione del suo rinnovo sta andando troppo per le lunghe: 'Ora tocca a lui', ha tuonato lo zio Tom. Ma lui ancora non firma, nonostante da Trigoria le rassicurazioni si sprechino ormai da Ferragosto. 'Siamo in ritardo, la squadra non è completa' riassume allora Sabatini in armonia con Fenucci. Per fortuna lo è anche il campionato. Un 'grazie' va a Damiano. Vecchia anima candida.