Roma: Juan 'blocca' Kjaer
Roma-Kjaer. Un matrimonio che s'ha da fare. Parola di procuratore: 'Abbiamo preferito tornare a casa per aspettare che i due club trovino una soluzione. Si deve aspettare solo un paio di giorni in più del previsto, ma siamo fiduciosi - spiega Mikkel Beck, l'agente di Simon, davanti le telecamere dell'emittente danese Tv2 -. Stanno cercando l'accordo e noi speriamo che i due club trovino una soluzione'. In realtà la Roma ha in testa soltanto una via d'uscita. Acquistare il danese come da accordi previsti nel precontratto: ovvero tramite versamento immediato del cash stipulato per il prestito, più una quota di otto milioni da inoltrare nelle casse del Wolfsburg, qualora si decida, entro il prossimo 30 giugno, di esercitare il diritto di riscatto. Ecco, il diritto. Non l'obbligo come scritto nel fax inviato dalla società tedesca a Trigoria terminate le visite mediche del difensore.
La Roma non si muoverà di un millimetro da tale posizione, oltretutto nel contesto di una stagione senza coppe europee. Se prima del 25 agosto Kjaer rappresentava un rinforzo assoluto, oggi può esser catalogato come semplice investimento per il futuro. Inoltre, i medici della Roma fanno sapere di essere molto soddisfatti di come abbia reagito Juan alla terapia ad onde d'urto e sono ottimisti sulle possibilità di metterlo a disposizione di Luis Enrique già per il match casalingo contro il Cagliari. Kjaer non è una priorità di mercato, insomma: semmai lo sono i centrocampisti. Ne devono arrivare due. Il tempo stringe e non c'è tempo per i tira e molla. Il ds della Roma lo sa bene e l'ha dichiarato in prima persona: si è perso già troppo tempo. E' scattata l'ora della ragione.