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    Romamania: Gervinho non basta più, serve un bomber

    Romamania: Gervinho non basta più, serve un bomber

    • Valerio Nasetti
    L'importanza di chiamarsi Gervinho e di esserlo. In un periodo d'involuzione sia fisica che di gioco della Roma, l'ivoriano risulta l'unico in grado di rompere l'equilibrio della gara. Anche sabato scorso durante la partita contro il Milan è riuscito con la propria velocità e inventiva a crearsi tantissime occasioni da gol. Ma proprio perchè è Gervinho le ha sbagliate tutte.  Qualche responsabilità va anche data a Rudi Garcia che lo ha schierato in un attacco completato da Totti e Florenzi. La "freccia nera" è un'ala, il capitano è un fantasista (assolutamente non un centravanti) e il terzo è addirittura un centrocampista. Insomma, su tre punte manco una era "vera". 

    Probabilmente lo schierare dall'inizio Ljajic sarebbe stata una scelta di buon senso, più che un atto di coraggio. Inoltre sarebbe interessante capire perchè Destro nelle ultime settimane ha perso così tanto minutaggio. Certo, il suo rendimento quest'anno non è stato eccelso ma dopo il pronunciamento della frase "l'allenatore fa le sue scelte, io a fine anno farò le mie" (al termine della sfida vinta 2-0 contro il Cesena dello scorso 29 ottobre) qualcosa oggettivamente con il tecnico si è rotto. 

    Così la Roma gioca ormai costantemente senza un punto di riferimento lì in avanti in grado di sbloccare quelle partite, altrimenti incanalate sullo 0-0. Rudi Garcia e il d.s. Sabatini riflettano. Manca veramente molto poco per rendere la Roma competitiva a livelli assoluti. Manca un numero nove. Un bomber. Trovatelo e portatelo a Trigoria.
     

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