Riccardo Antimiani/Ansa
Romamania: Dzeko-Borja, solo uno in campo, scordiamoci il doppio centravanti. Ricordate Delvecchio?
L'utopia del doppio bomber è bellissima da accarezzare ma impossibile da praticare. Quasi sempre, a meno che uno dei due non si 'penta' tatticamente come fece SuperMarco Delvecchio (che di quella Roma zeppa di campioni era comunque in mio giocatore preferito!) pur di trovare spazio e in ogni caso in grado di offrire un menù tattico alternativo al proprio allenatore. Sennò, uno dei due va in panchina. Quindi, lasciamo stare l'idea di Borja Mayoral e Dzeko insieme, se non in poche malaugurate occasioni – vederli in tandem significa, probabilmente, doversi arrampicare su di una partita in salita... - e certamente stimolata dal fatto che Edin possa fare (e bene) il rifinitore. Certo, ma un conto è farlo per istinto e bagaglio tecnico-tattico o per pura intelligenza calcistica, un conto è doverlo fare perché qualcuno là davanti ti toglie lo spazio nel quale sei abituato a muoverti. E mi pare del tutto evidente come Dzeko e Borja finirebbero per pestarsi i piedi fino a ritrovarseli tatticamente lividi. Quindi, lasciamo stare le pur belle utopie. Inoltre, eviterei la costruzione del dualismo tra un monumento del pallone come Dzeko e un giovane di talento, Mayoral, che certo non ha bisogno di essere messo in contrapposizione con chi, ne siamo certi, ogni giorno gli fa da maestro di tattica e tecnica a Trigoria, semplicemente allenandosi con lui.