Romamania:| Da Petrini a Borini
Tutti insieme appassionatamente per la volata Champions League. Luis Enrique sorride per i ritorni di Greco, Simplicio e soprattutto di Borini, nove gol in campionato, superato nei numeri da Osvaldo, autore di undici reti. L'ultima partita giocata dai due attaccanti insieme è stata quella a San Siro contro il Milan, sbloccata proprio dall'italo-argentino, prima dell'infortunio di Borini nella ripresa e la successiva rimonta rossonera. Questo qui tra l'altro è l'ultimo dei tre gol realizzati da Osvaldo con la presenza di Borini in campo: complessivamente insieme hanno segnato soltanto 6 dei 20 gol totali nella loro stagione, un dato che può creare dei dubbi sulla loro compatibilità.
Entrambi hanno un innegabile fiuto del gol e rendono meglio quando giocano accanto a Francesco Totti e uno tra Bojan e Lamela, tutti calciatori in grado di creare spazi e non occuparli. Per questo motivo non sarà affatto scontato vedere in attacco nella prossima partita il tridente pesante Totti-Borini-Osvaldo. Questione anche di equilibri, rispetto al centrocampo composto da due incursori come Pjanic e Marquinho e sorretto difensivamente soltanto da Gago o De Rossi. Oltretutto il momento di forma di Lamela e Bojan inviterebbe Luis Enrique ad insistere su di loro, d'altra parte ora si giocherà al ritmo di una partita ogni tre giorni. Ci sarà spazio per tutti, specialmente lì in avanti.
Parlando di attaccanti, la mente ed il ricordo va naturalmente a Carlo Petrini, giallorosso nella stagione 1975-76. Sette gol quell'anno, anche se il più grande boato rivolto a lui dalla curva Sud fu quando si scusò con loro platealmente per un gol sbagliato contro la Sampdoria. Un uomo in grado di ammettere le proprie colpe e avere la forza di denunciare i soprusi, aiutando i giovani che si avvicinano a questo sport a tenere gli occhi aperti, quando lui sognatore, avido di soldi e di bella vita, preferì tenerli chiusi, andando invcontro ad una vita di sbagli e dolori.