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    Romamania: che tristezza la querelle Mou-Uefa! Paga lui per lo sciagurato Taylor e il vendicativo Ceferin

    Romamania: che tristezza la querelle Mou-Uefa! Paga lui per lo sciagurato Taylor e il vendicativo Ceferin

    • Paolo Franci
    La vicenda Mourinho-Uefa è davvero triste. Triste da morire. E non solo perché avrebbe il sapore di ripicchetta da cortile nei confronti di uno che non è uno qualsiasi – non a caso lo chiamano Special One – se quanto sostenuto in Spagna fosse vero. E cioè che la Confederazione europea del pallone avesse già deciso di escludere Mourinho dall'Uefa Football Board a causa del suo comportamento dopo la finale di Europa League, prima della lettera di dimissioni dello stesso Mou. Lettera che il tecnico romanista avrebbe scritto, secondo alcuni, per giocare d'anticipo rispetto alle decisioni dell'Uefa.

    D'altra parte, è ormai arcinoto: nel feudo di Ceferin mettersi in contromano non è mai una buona idea. Ne sanno qualcosa quelli che hanno accarezzato l'idea della SuperLega, pur essendo i potenti della terra quando si parla di pallone. Dunque, non bastavano le quattro giornate inflitte a Mourinho per le dichiarazioni sul nefasto arbitro Taylor, secondo quanto sostenuto dalla stampa spagnola. Oltre ai 4 turni, pure il rosso diretto e una metaforica pedata nel di dietro per buttarlo fuori dal Board. L'Uefa ha smentito, figurati. Però in tutta questa vicenda – banale ma necessario rammentarlo - continua a finire in secondo piano il fatto che, se Taylor avesse intessuto un arbitraggio appena decente, senza tutte quelle decisioni ancor oggi incomprensibili, non saremmo qui a parlare di questa vicenda da cortile. D'altra parte, stiamo parlando dell'Uefa, quell'Uefa che decide di assegnare l'Europeo Under 21 a Romania e Georgia senza premurarsi di capire, o valutando male, il fatto che si giocherà senza Var e Goal Line Technology. O, meglio, decidendo di farne a meno – Ceferin non è mai stato amante della tecnologia - e chi se ne frega. Il che, considerando la velocità degli accadimenti nel mondo del pallone, sarebbe come se all'improvviso dai treni superveloci che vanno a 300 orari tornassimo alle sbuffanti locomotive del XIX secolo. Sì, è andata così, nel calcio d'elite a livello di Nazionali l'Uefa ha deciso di giocare senza tecnologia. Poi, dopo gli incredibili fatti di Italia-Francia, il goffo marcia indietro e l'annuncio che dai quarti in poi si sarebbe giocato con una nota che fa sorridere: “A causa dei notevoli requisiti logistici di questi progetti - spiega la Uefa nella nota che ufficializza il cambio di rotta - è stato stabilito che l'implementazione del Var per l'Europeo Under 21 inizierà a partire dai quarti di finale. Da segnalare che nella precedente edizione non era stato utilizzato”. Tutto questo, dopo l'osceno arbitraggio di Allard Lindhout che ha mandato l'Italia nel baratro. E qui, viene da ripensare all'Uefa di Infantino, un gigante rispetto a questa gestione, e al suo team che via via è andato a lavorare alla Fifa. E qui, ho una certezza assoluta: se ci fosse stato ancora lui al vertice dell'Uefa, la vicenda Mou l'avrebbe gestita diversamente. Di sicuro non come stanno facendo i fedelissimi di Ceferin.

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