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Romamania: che tristezza la querelle Mou-Uefa! Paga lui per lo sciagurato Taylor e il vendicativo Ceferin
D'altra parte, è ormai arcinoto: nel feudo di Ceferin mettersi in contromano non è mai una buona idea. Ne sanno qualcosa quelli che hanno accarezzato l'idea della SuperLega, pur essendo i potenti della terra quando si parla di pallone. Dunque, non bastavano le quattro giornate inflitte a Mourinho per le dichiarazioni sul nefasto arbitro Taylor, secondo quanto sostenuto dalla stampa spagnola. Oltre ai 4 turni, pure il rosso diretto e una metaforica pedata nel di dietro per buttarlo fuori dal Board. L'Uefa ha smentito, figurati. Però in tutta questa vicenda – banale ma necessario rammentarlo - continua a finire in secondo piano il fatto che, se Taylor avesse intessuto un arbitraggio appena decente, senza tutte quelle decisioni ancor oggi incomprensibili, non saremmo qui a parlare di questa vicenda da cortile. D'altra parte, stiamo parlando dell'Uefa, quell'Uefa che decide di assegnare l'Europeo Under 21 a Romania e Georgia senza premurarsi di capire, o valutando male, il fatto che si giocherà senza Var e Goal Line Technology. O, meglio, decidendo di farne a meno – Ceferin non è mai stato amante della tecnologia - e chi se ne frega. Il che, considerando la velocità degli accadimenti nel mondo del pallone, sarebbe come se all'improvviso dai treni superveloci che vanno a 300 orari tornassimo alle sbuffanti locomotive del XIX secolo. Sì, è andata così, nel calcio d'elite a livello di Nazionali l'Uefa ha deciso di giocare senza tecnologia. Poi, dopo gli incredibili fatti di Italia-Francia, il goffo marcia indietro e l'annuncio che dai quarti in poi si sarebbe giocato con una nota che fa sorridere: “A causa dei notevoli requisiti logistici di questi progetti - spiega la Uefa nella nota che ufficializza il cambio di rotta - è stato stabilito che l'implementazione del Var per l'Europeo Under 21 inizierà a partire dai quarti di finale. Da segnalare che nella precedente edizione non era stato utilizzato”. Tutto questo, dopo l'osceno arbitraggio di Allard Lindhout che ha mandato l'Italia nel baratro. E qui, viene da ripensare all'Uefa di Infantino, un gigante rispetto a questa gestione, e al suo team che via via è andato a lavorare alla Fifa. E qui, ho una certezza assoluta: se ci fosse stato ancora lui al vertice dell'Uefa, la vicenda Mou l'avrebbe gestita diversamente. Di sicuro non come stanno facendo i fedelissimi di Ceferin.