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Romamania: l'impresa di Mourinho è unica, ora è lui la Roma. E ha ragione: merita di più da questa società
Un genio, Mou, si sa. Anche ieri, con quella parata in lacrime sotto alla sua gente, ha mostrato come il mondo Roma sia il suo mondo. E della gente che lo ama incondizionatamente. Eppoi, quando dice: “E' bello vedere i ragazzi tristi per la sconfitta, perché vuol dire che dentro hanno qualcosa” è tre passi avanti nel sentimento e nella comunicazione. Ma, soprattutto – udite, udite – ha detto che vuole restare. Finalmente ha svelato cosa vorrebbe. Lo ha detto ai giocatori in cerchio: “Resto qui con voi, non me ne vado”. Però poi si è sfogato in sala stampa perché è stanco di essere la faccia per ogni cosa, dalla lamentela per i trattamenti arbitrali, della comunicazione del club, delle cose tecniche. Dice di volere dal club “le condizioni per dare di più”, lui che fa sold out fisso allo Stadio Olimpico – a proposito: complimenti per la perfetta organizzazione della finale con i maxischermi – e di poter competere un gradino più su. E ha ragione, perché se lo è meritato sul campo portando la Roma in Europa laddove mai avrebbe immaginato. Certo, in campionato è andata come è andata. Motivo in più per uno straordinario, auspicabile, Mourinho Ter.